L'esperienza educativa vissuta da don Lorenzo Milani nel corso degli anni '60 rappresentò una provocazione profetica, uno schiaffo alle concezioni correnti di educazione, giustizia, politica e scuola. Ciò che avvenne a Barbiana espresse la possibilità di educare come atto di giustizia e non di esclusione sociale. L'educazione come pratica della giustizia costituisce un "mito" educativo che ha alimentato - in questi decenni - tantissime iniziative, originali e ricche di significato. Il volume analizza e discute questo mito educativo che - se coltivato e continuamente reinventato - permette di affrontare sfide sociali ed educative nuove, in un mondo assai diverso da quello vissuto da don Milani. Lo schiaffo di don Milani è rivolto agli educatori e alle educatrici, ai genitori, ai giovani. Accompagna il lettore attraverso i luoghi dell'esperienza milaniana, in particolare Barbiana, e i temi che quell'esperienza affrontò: il potere della lingua, il valore della relazione educativa tra maestro e allievo, il senso della politica e della cittadinanza, il rapporto tra vita quotidiana e apprendimenti. Prefazione di Romano Prodi
Il libro presenta i principi teorici e le metodologie della prospettiva formativa che va sotto il nome di “apprendimento esperienziale” (Experiential Learning), una prospettiva che si è venuta significativamente diffondendo nel panorama della formazione degli adulti. Il testo nasce come esito di sperimentazioni e rielaborazioni teoriche condotte dall’autore nel corso degli ultimi anni, sia in ambito universitario sia nell’ambito della formazione degli adulti, nel lavoro sociale e nelle organizzazioni.