Cosa fare quando una famiglia si presenta nello studio del terapeuta? Qual è il modo migliore di cominciare la seduta? Chiedere qualcosa sul problema che li ha portati lì? Offrire aiuto? Sorridere e chiedere com'è andato il viaggio? Tacere finché un membro della famiglia comincia a parlare? Ognuna di queste opzioni può rivelarsi appropriata. La terapia è un incontro fra estranei che si accingono a fare insieme un viaggio importante. La prima presa di contatto sarà dunque assolutamente individuale, dipenderà da quella particolare famiglia e da quel particolare terapeuta. È un viaggio che comincia nell'incertezza. Il terapeuta alle prime armi tenderà probabilmente a rifugiarsi nella teoria, per ridurre l'ansia e poter funzionare adeguatamente. Ma quale teoria? Come scegliere una teoria che permetta di agire efficacemente? A qualunque indirizzo si scelga di rifarsi, per quanto eclettico, la terapia non si esaurisce certo nei concetti e nelle tecniche di quel modello teorico. Due terapeuti possono usare la stessa tecnica, perfino con la stessa famiglia, e trovarla uno di grande aiuto, e l'altro inefficace. Il sapere nasce dal fare, e questo manuale è il prodotto del tempo passato da Minuchin e dai suoi colleghi con i tirocinanti del corso di terapia della famiglia. Nella prima parte del libro l'autore analizza alcune sedute da lui condotte, sottolineando i concetti chiave, mentre nella seconda parte viene descritto il processo, talvolta arduo per un terapeuta alle prime armi.