Il volume ricostruisce l’evoluzione dell’etica nel pensiero di Edmund Husserl. La fenomenologia si pone come la filosofia prima, capace di offrire un solido fondamento al sapere e garantire la razionalità della coscienza in tutti i suoi atti – teoretici, emotivi, valutativi, pratici – laddove la vita buona è vita filosofica, vita pienamente razionale. Dopo aver disegnato un’etica formale, che tuttavia da sola è insufficiente ad indicare un fine che dia senso all’esistenza, Husserl approda ad un’etica personalista il cui nuovo imperativo categorico è obbedire alla voce della vocazione, all’amore. La fenomenologia fa fronte così alla crisi delle scienze che, con il loro successo nel dominio sulla natura, hanno minato la capacità di rispondere alle domande di senso che toccano sia il singolo uomo sia l’umanità.