Oggi sappiamo che le proprietà dei neuroni specchio non sono una bizzarria di una piccola porzione della corteccia, ma rappresentano un meccanismo fondamentale di funzionamento del nostro cervello. Rizzolatti e Sinigaglia ripercorrono qui gli studi che negli ultimi anni hanno chiarito natura e portata di tale meccanismo, mostrando come esso sia alla base della capacità di comprendere le azioni e le emozioni altrui. Si tratta di una comprensione particolare, che avviene dall'interno, poiché si basa sulla nostra stessa capacità di rappresentare quelle azioni o quelle emozioni. Quello di cui facciamo esperienza quando osserviamo gli altri agire o provare un'emozione non è poi così diverso da quello di cui facciamo esperienza quando agiamo o proviamo un'emozione in prima persona. E questo spiega perché siamo esseri intrinsecamente sociali.
Perché a volte comprendiamo le azioni di chi ci sta di fronte e altre volte no? Siamo progettati biologicamente per stare con gli altri o per essere soli? Gli studi rivoluzionari portati avanti negli ultimi anni da alcuni scienziati possono offrire una risposta a queste domande. Tra i protagonisti di queste ricerche il più noto è Giacomo Rizzolatti, che ha scoperto un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, che si attivano sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Grazie all'individuazione di questi "neuroni dell'empatia", molti comportamenti individuali e sociali trovano una spiegazione e il nostro modo di intendere percezione, azione e linguaggio viene trasformato. Si tratta di una scoperta che ha rivoluzionato le idee sulla mente: qualcuno l'ha paragonata a quella del DNA in biologia; altri ritengono che la differenza tra ragione emozioni sia stata azzerata. In questo libro, che sfata molti luoghi comuni sull'argomento, vengono affrontati1 gli aspetti filosofici e sociali della scoperta e analizzate le prospettive cliniche che i neuroni specchio lasciano intravedere nella cura di una delle malattie più misteriose: l'autismo. Forse, per la specie umana si apre una nuova stagione, dopo quella dell'homo homini lupus, in cui la scienza ci dice che siamo biologicamente costruiti per stare insieme agli altri e condividere con loro le nostre emozioni.
Perché comprendiamo le azioni di chi ci sta di fronte? Perché altre volte no? Siamo progettati biologicamente per essere soli o per stare con gli altri? Negli ultimi anni un gruppo di scienziati ha rivoluzionato gli studi sul cervello e può darci le risposte più convincenti a queste domande. Giacomo Rizzolatti è il più noto tra loro, per la scoperta di un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, dotate della caratteristica di attivarsi sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Insomma, sono i neuroni dell'empatia. Trovano così spiegazione molti dei nostri comportamenti individuali e sociali, e si trasforma il nostro modo di intendere percezione, azione e linguaggio. Secondo alcuni, la scoperta dei neuroni specchio ha rivoluzionato l'idea che abbiamo della mente umana "come il Dna ha rivoluzionato la biologia". Secondo altri si azzererebbe la differenza tra ragione ed emozioni. In questo libro si sfatano molti luoghi comuni e si affrontano sia gli aspetti filosofici e sociali della scoperta sia le grandi prospettive cliniche che i neuroni specchio lasciano intravedere nella cura della malattia più misteriosa di tutte: l'autismo. Forse una nuova stagione si apre, dopo quella dell'homo homini lupus: ora la scienza ci dice che siamo biologicamente costruiti per stare insieme agli altri, per provare le stesse emozioni degli altri.
Come mai un film può coinvolgerci così tanto cha abbiamo la sensazione di essere noi i protagonisti della scena d'amore sullo schermo? Immedesimarci nelle azioni degli altri è qualcosa che facciamo ogni giorno, automaticamente e senza neppure rendercene conto. È il nostro cervello a occuparsene, grazie ad alcune cellule nervose chiamate neuroni specchio. Scoperti nel cervello delle scimmie, i neuroni specchio dell'uomo controllano processi molto sofisticati, come la comprensione di azioni, intenzioni ed emozioni altrui, l'imitazione, l'apprendimento e il linguaggio. Questo libro racconta la scoperta e le funzioni di queste cellule speciali che ci aiutano a prevedere, comprendere e imitare quello che fanno, provano e dicono gli altri.
Come comprendiamo le azioni degli altri? Negli ultimi anni sono le neuroscienze a offrire le risposte più convincenti. L'autore, neurofisiologo, ha scoperto un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, dotate della particolarità di attivarsi sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Trovano così spiegazione molti dei nostri comportamenti individuali e sociali, ma ciò comporta anche una trasformazione nel modo di intendere percezione, azione e cognizione, dato che lo studio dei neuroni specchio mostra che le aree del cervello deputate all'agire sono in grado anche di percepire e di conoscere.