«In ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in
ogni diocesi... cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni». Era ciò che papa Francesco auspicava in occasione del Convegno Ecclesiale di Firenze nel 2015, è ciò a cui la Diocesi di Padova, e nello speci co il Centro Missionario, ha risposto, in modo creativo e coinvolgente. Come?
Alla luce di una sfidante riflessione di Ermes Ronchi sono proposti alcuni laboratori sinodali, finalizzati a costruire insieme una nuova pastorale, ad attivare in modo inedito e radicale una concreta conversione missionaria nella propria realtà ecclesiale.
Il cinema – nello speci co alcune sequenze di lm – è lo strumento di cui servirsi per camminare insieme e insieme generare il futuro della Chiesa.
Las preguntas escuetas del Evangelio es escrito por Ermes Ronchi. Este libro contiene los ejercicios dados al Papa Francisco y a la Curia Romana.
Si buscamos en el diccionario de la Real Academia el significado de la palabra Escueto encontramos: Sin adornos o sin ambages, seco, estricto.
Así es el modo como el autor presenta las preguntas que hace Jesús en los evangelios, «porque la palabra de Dios no es nuestra respuesta sino su pregunta escueta, que entra y trabaja en nosotros como una mano que abre senderos y señala horizontes. Una mano experta en nacimientos».
Las preguntas son como el cofre que guarda un pequeño tesoro, te desarman y te invitan a dar una respuesta creativa. El libro consta de diez preguntas, diez «escuetas preguntas» del evangelio, que nos invitan, con palabras sencillas, a abrirnos a la palabra de Dios y a dar una respuesta personal. No te dejan indiferente: ¿Qué buscáis? ¿Por qué tenéis miedo? ¿Pero vosotros quien decís que soy yo?… Son diez preguntas que sirven para muchas meditaciones, diez preguntas para dejar que resuene interiormente de forma provocativa la palabra de Jesús.
Por eso es importante la invitación del P. Ronchi para que, en lugar de precipitarnos en buscar respuestas, nos paremos a considerar las preguntas, las preguntas escuetas del evangelio. Amemos las preguntas, apreciemos las preguntas, que son una revelación.
En este libro el P. Ronchi invita al Papa Francisco y a la Curia Romana que participan en los ejercicios espirituales, a no interrogar al Señor, sino a dejarnos cuestionar por él. Se trata de vivir bien las preguntas de Jesús, que son palabra de Dios en forma de camino. Abren puertas y trazan senderos en el corazón, porque Jesús usa las preguntas para hacer crecer a sus amigos. Sus preguntas son chispas que encienden algo, que ponen en movimiento y hacen crecer, transforman a las personas y las invita a no quedarse como espectadores pasivos, sino a mirar hacia adelante y caminar.
Se trata, como dice Rainer María Rilke en el libro Cartas a un joven poeta, de vivir bien las preguntas, de no correr inmediatamente de puerta en puerta, de libro en libro, de maestro en maestro en busca de respuestas. Amar las preguntas y dejarlas trabajar dentro de sí mismo, como una gestación.
Pero las preguntas de Jesús deberían provocarme, deberían cuestionarme porque podemos caer en nuestras reuniones, más que en hablar de Jesús y de su palabra, que hablemos de cosas menos importantes. Jesús es un maestro de humanidad que no adoctrina a nadie, sino que estimula respuestas. Y haciendo así, fecunda nacimientos.
El P. Ronchi también nos invita a que no dejemos dormir las preguntas pues si antes quien preguntaba era considerado como que no tenía fe, hoy día es más necesario que nunca preguntarse el porqué de aquello que creemos, y eso significa que deseamos ir al fondo de nuestra fe. Pues las preguntas nos ayudan a vencer cada día la costumbre y consiguen que vivamos con entusiasmo nuestra vida como creyentes.
El libro contiene también la carta con la que el Papa Francisco ha invitado a Ronchi a darle los ejercicios a él y a la curia romana y otra a la conclusión de los mismos, donde el Papa Francisco agradece al autor las meditaciones de estos días.
L'amicizia, tema chiave di questo testo, è parte costitutiva del cammino di san Bernardo, san Francesco, santa Teresa, là dove umanità e santità si saldano strettamente tra loro. Protagonisti determinanti della storia della Chiesa, questi personaggi ci aiutano a tracciare un'altra storia, meno ufficiale ma non meno reale: una storia fatta di incontri, di affetti, di emozione reciproca. La Chiesa avanza anche mostrando una nuova «architettura» dei rapporti umani. Senza paura della passione. Non si tratta di amicizia spirituale, o funzionale a una riforma o a un progetto ecclesiale, bensì di amicizia umana, emozionale, viva. Perché l'amore e l'amicizia compongono una parte decisiva di una «scienza pratica» del vivere, una spiritualità che è addizione d'umano.
Dieci domande per altrettante meditazioni, dieci domande per "far risuonare ancora, magari in modo inusuale la parola di Gesù". È questo lo scopo che Ermes Ronchi si è proposto nel predicare gli esercizi spirituali davanti a papa Francesco e alla Curia romana. Ma prima di cercare le risposte, "parole dell'uomo", è indispensabile "amare le domande, che sono Parola di Dio". Esse sono come un vasetto chiuso: bisogna scoperchiare, sollevare per trovare dentro "una sorpresa d'oro e di luce. Le domande sono il contenitore di un piccolo tesoro; ti disarmano, e poi ti convocano a dare risposte creative e solo tue". Le domande sono le nude domande del Vangelo, su cui meditare con parole semplici e concrete: Che cosa cercate? Perché avete paura, non avete ancora fede? Ma voi, chi dite che io sia?... Il volume è arricchito dalla lettera con cui papa Francesco ha invitato Ronchi a tenere gli esercizi spirituali e dal suo discorso tenuto a conclusione di essi.
"Nessun cammino è lungo per chi crede e nessuno sforzo è grande per chi ama. Seminiamo l'aurora, oggi, di un giorno nuovo." (Canto popolare dell'America Latina)
Trenta brevi pagine di meditazione sulla preghiera: che cos'è la preghiera, come pregare, quando pregare? La preghiera la si capisce e la si impara pregando. L'autore, con il suo linguaggio piacevole e profondo, ci immette nella dimensione esperienziale della preghiera più che elaborarne i concetti. Una preghiera possibile a tutti, in qualsiasi momento e situazione. Dio è sempre dalla nostra parte; e anche quando noi non riusciamo a parlare con lui, il Padre ascolta il nostro silenzio e lo accoglie.
La fede dà la felicità? Di certo rende la vita piena, vibrante, appassionata, libera, incamminata, nomade verso oasi d'amore. E questa è la felicità della vita. È tempo di parlare della gioia di credere! Perché credere, porre fiducia in qualcuno, uomo o Dio, è generativo di umanità, raddoppia la vita, porta un'esultanza di incontri, una promessa di eternità per l'amore. E dare e ricevere amore è ciò su cui si pesa la beatitudine della vita. Ermes Ronchi, con la poesia e la profondità che lo contraddistinguono, dipinge in queste pagine i contenuti della fede cristiana mostrando la vita che da essi scaturisce.
Il libro annuncia già dal titolo il suo obiettivo: cercare e comunicare buone ragioni di speranza. E lo fa scoprendo luoghi di Vangelo incarnato, esperienze antiche e iniziative nuove che mostrano all'opera l'inesauribile creatività dello Spirito. Questi commenti al Vangelo nascono come una sorta di lectio divina a due voci, maschile e femminile, voluta perché dalle divergenze e dalle sintonie di due persone, dalle loro storie diverse, possa meglio risaltare la capacità inesausta del Vangelo di parlare parole di vita piena. Ogni commento è concluso da una poesia, per tentare di "dire Dio con arte", perché, come ricorda il poeta e mistico Divo Barsotti, "la poesia dice la gratuità della vita" e si propone perciò come via per avvicinarci allo stupore di Dio.
Gli autori, un frate poeta e una scrittrice, raccontano le radici della loro fede, trasmettendo in parole e in poesia il senso del loro affidarsi. Ne nasce uno straordinario inno alla bellezza della fede e alla forza dell'amore.