El arrianismo, al negar la divinidad de Cristo, ha sido considerado la «herejía cristiana arquetípica». Sin embargo, no todo es tan simple.
A lo largo de esta amplia y fundamentada investigación, el lector descubre un Arrio teológicamente conservador que dedica sus mejores esfuerzos intelectuales a defender el carácter libre y personal del Dios cristiano. Esta «herejía» del siglo IV nace del esfuerzo por conciliar el lenguaje bíblico tradicional con las ideas y técnicas filosóficas radicales.
Pero se convierte en una auténtica crisis social al cuestionar las relaciones entre emperadores, obispos y maestros ascéticos «carismáticos», y problematizar la toma de decisiones en la Iglesia. Williams destaca las cuestiones vitales más amplias de cómo se define la herejía y de qué modo ciertos tipos de tradicionalismo se transforman a sí mismos en herejía.
Arrio desborda el mero estudio histórico de carácter académico. Las páginas de este original ensayo, a medio camino entre la biografía y la historia de las ideas, muestran con brillantez la importancia que determinados temas siguen teniendo en la actualidad y cómo ciertos tipos de tradicionalismo pueden terminar transformándose, también ellos, en otra herejía más.
Dal nuovo arcivescovo di Canterbury un aiuto per ripensare la propria fede
Una rilettura dei racconti evangelici del processo e della condanna di Gesù, come “luogo” della manifestazione di chi noi siamo, di cosa crediamo e di come viviamo: quel giudizio alla luce della verità ci svela che siamo sì giudicati, ma anche liberati in Cristo. Nel prigioniero innocente condannato duemila anni fa è svelato ciò che possiamo essere agli occhi di Dio ed è fornito l’indizio ultimo della natura del nostro Creatore e Redentore: lì troviamo anche gli elementi necessari per riconoscere la presenza di Cristo nelle nostre vite. Pagine preziose per quell’itinerario di conversione che la parola di Dio chiede al credente giorno dopo giorno.
Rowan Williams (Swansea, 1950), già arcivescovo del Galles, è dal dicembre 2002 arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa d’Inghilterra e della Comunione anglicana. Figura di notevole umanità, teologo formatosi a Cambridge e a Oxford sulla grande tradizione delle chiese d’oriente e d’occidente, ha sempre cercato nel suo ministero di rispondere con sapienza alle sfide poste alla fede cristiana dalla cultura moderna, cercando di rendere intellegibile il messaggio dell’evangelo agli uomini e alle donne di oggi. È questa la prima opera tradotta in italiano.