Questo manuale offre un panorama completo della psicologia di comunità, intesa come disciplina scientifica con importanti implicazioni operative, ma anche come prospettiva analitica applicabile a molti ambiti professionali, oltre che alla vita in generale. La presente edizione, riveduta e aggiornata tenendo conto in particolare delle nuove esigenze didattiche, è corredata da utili strumenti per facilitare lo studio, tra cui la definizione di obiettivi di apprendimento, e propone inoltre riflessioni e casi per lo sviluppo delle competenze trasversali. Prefazione di Perkins Douglas Demaree.
Negli ultimi anni Photovoice è diventata una metodologia di ricerca-azione partecipata molto popolare. Attraverso una combinazione di fotografia e discussioni di gruppo, Photovoice consente di attivare i membri della comunità nell'identificare i loro punti di vista e utilizzarli come leve per il cambiamento sociale. Sviluppato a partire dall'esperienza degli autori, dopo una introduzione sull'uso della fotografia in psicologia, il volume fornisce le basi teoriche e le indicazioni operative per utilizzare questo nuovo strumento all'interno della ricerca qualitativa e dell'intervento sociale. Il linguaggio dell'immagine (ora facilmente fruibile grazie allo sviluppo del digitale) viene coniugato con quello testuale, dando luogo ad una originale e innovativa metodologia di ricerca. Photovoice si è rivelato un metodo efficace per analizzare esperienze di vita quotidiana, sviluppare empowerment e dare voce a soggetti emarginati. Il volume, pertanto, intende fornire sia un quadro organico dei risultati della ricerca attuale, sia alcune indicazioni utili per applicare la metodologia nel lavoro sociale e di ricerca.
Da anni il disagio psicologico e lo stress degli operatori sanitari sono studiati nell'intento di definirne le cause e le conseguenze sul piano assistenziale, organizzativo e individuale. Il tema è ora tornato di moda per via dei recenti decreti sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. È vero che, nelle professioni di aiuto, un certo grado di stress è ineliminabile, e talvolta positivo, ma il superamento dei limiti innesca un inconsapevole meccanismo di difesa che porta allo spegnimento di ogni passione, ossia al burnout. Va tuttavia ridimensionata la concezione individualistica di burnout, le cui cause sembrano più legate al contesto che alla persona: esso è segnale di un malessere diffuso nell'organizzazione e può essere compreso solo se lo si affronta in un'ottica ecologica, che riguarda tutti: operatori, organizzazione, territorio, finanche il contesto culturale e contrattuale che caratterizza una data area geografica. Per tutelare e valorizzare il proprio patrimonio di risorse umane, le organizzazioni sanitarie dovrebbero dunque pianificare strategie di prevenzione a sostegno del personale in situazioni stressanti, con ripercussioni sulla prestazione lavorativa, sulla qualità della vita e sulla disaffezione al lavoro. L'opera si propone di fornire strumenti per capire il fenomeno burnout, le cause che lo determinano, i metodi per indagarlo, le ricadute su individuo e contesto lavorativo e, infine, i modi per prevenirlo.