Sposarsi, cambiare lavoro, intraprendere un percorso di studi, ma anche quali scarpe mettere o cosa mangiare. Ci sono sempre più persone che di fronte alle scelte si bloccano, si tormentano e si dibattono fra dubbi e paure, temendo di non essere in grado di capire cosa è meglio per loro.
È ormai acquisito che nelle decisioni da prendere, grandi o piccole che siano, siamo condizionati non solo dalla ragione, ma anche da una fitta rete di giudizi e pregiudizi, consci e inconsci, norme sociali e intime convinzioni, che esistendo in filigrana dentro di noi rendono impervie le nostre scelte.
Tuttavia, gli aut aut nei quali i dubbiosi si dibattono sono una specie di mappa: proprio grazie alle continue esitazioni si riesce spesso a intuire le cause dei malesseri che li affliggono. L’indecisione è quindi una guida preziosa, una sorta di radiografia della psiche.
Partendo da questi presupposti, Gianna Schelotto racconta dieci casi illuminanti, che parlano di indugi, priorità, amori, tradimenti, traslochi, segreti e rimpianti. Un mosaico di dilemmi, ansie e contraddizioni che affligge chi, più o meno frequentemente, si dondola sull’altalena del “vorrei” e “non vorrei”.
Gianna Bochicchio Schelotto è nata a Rionero in Vulture (Potenza), ma è genovese di adozione. Psicologa specializzata in terapia della coppia e in psicosomatica, collabora con numerosi quotidiani e settimanali. Tra i suoi libri pubblicati da Mondadori ricordiamo Equivoci & sentimenti (2000), Per il tuo bene (2001), Distacchi e altri addii (2002), Uomini altrove (2004), Ti ricordi, papà? (2005), E io tra di voi (2007), Un uomo purché sia (2009), Noi due sconosciuti (2011) e S.O.S. Cuori infranti (2013).
"Un uomo guida nella notte: ha quasi quarant'anni, è in fuga e si sente braccato. Non è dove dovrebbe essere, a qualche decina di chilometri di distanza, nella sala parto di una clinica. Una donna dà alla luce un bambino: è stata lasciata sola, ma sa di non potersi lamentare. Lei ha responsabilità ancora più gravi." Comincia come un thriller dei sentimenti "Chi ama non sa", il primo romanzo di Gianna Schelotto, brillante prova d'autore per una profonda conoscitrice delle relazioni umane. Un bambino non cercato né desiderato arriva a sconvolgere la vita di Luca e Alice, due single immaturi come li si sarebbe definiti un tempo, i quali però, anziché sposarsi e intraprendere un'esistenza (forse) infelice, decidono di sperimentare un'altra via, un modo diverso di interpretare la famiglia. La loro scelta, all'inizio, va a turbare tutti gli equilibri fra parenti, stanando un padre rimasto assente per qualche decina d'anni, suscitando dubbi e sospetti in una zia, evocando fantasmi dalla memoria di una madre. Ma l'amore non si distrugge, semplicemente muta forma. E infatti il giorno del battesimo... In questo romanzo Gianna Schelotto costruisce una trama corale e movimentata, cesella le emozioni e accompagna i personaggi in un percorso di crescita: ne nasce così una storia illuminante sull'evoluzione dei legami familiari nella nostra epoca. Una storia che racchiude in sé un messaggio prezioso: tutti possiamo imboccare nuove strade per la felicità.
"L'espressione 'cuori infranti' non è solo un modo di dire, ma un'immagine che rende perfettamente la sensazione anche fisica che vivono gli innamorati delusi. Certo, il cuore non si rompe, ma sembra stretto in una morsa, oppresso da un peso troppo grande per non temere che possa spezzarsi da un momento all'altro. In questo libro troverete gli stati d'animo più ricorrenti tra coloro che soffrono per amore: i sospetti, la gelosia, le domande assillanti ('Che cos'ha più di me?', 'Dove ho sbagliato?', 'È giusto restare amici?') le speranze rinate, le sospirate rappacificazioni... Troverete una mappa che vi indicherà il punto in cui siete nel vostro percorso di guarigione, suggerendovi, a ogni spostamento, la via d'uscita. Fino a quando un giorno, a sorpresa, vi sveglierete e scoprirete che ogni dolore è svanito." (Gianna Schelotto)
"Le cose non dette, e quelle dette in modi o in tempi sbagliati; le negligenze grazie alle quali si sono perdute occasioni importanti; gli amori inutilmente inseguiti, o quelli interrotti troppo in fretta. Tutte queste cose, e altre ancora, diventano capi d'accusa in un processo che istruiamo contro noi stessi e finiscono per occupare una parte esorbitante del nostro presente. 'Non amo che le rose che non colsi' diceva Guido Gozzano con tenerezza, e suggeriva sommessamente che, se quel fiore mantiene nel ricordo tutto il suo splendore, è perché non è stato colto mai". Gianna Schelotto affronta il tema controverso dei rimpianti e delle occasioni perdute: racconti al confine tra la narrativa e la psicologia, storie che con le loro sfumature letterarie toccano le corde più profonde di ognuno di noi.
"L'espressione 'cuori infranti' non è solo un modo di dire, ma un'immagine che rende perfettamente la sensazione anche fisica che vivono gli innamorati delusi. Certo, il cuore non si rompe, ma sembra stretto in una morsa, oppresso da un peso troppo grande per non temere che possa spezzarsi da un momento all'altro. In questo libro troverete gli stati d'animo più ricorrenti tra coloro che soffrono per amore: i sospetti, la gelosia, le domande assillanti ('Che cos'ha più di me?', 'Dove ho sbagliato?', 'È giusto restare amici?') le speranze rinate, le sospirate rappacificazioni... Troverete una mappa che vi indicherà il punto in cui siete nel vostro percorso di guarigione, suggerendovi, a ogni spostamento, la via d'uscita. Fino a quando un giorno, a sorpresa, vi sveglierete e scoprirete che ogni dolore è svanito." (Gianna Schelotto)
"Si può vivere legati l'uno all'altro nella buona e nella cattiva sorte e scoprire a un certo punto che esiste un mondo parallelo, in cui il partner conduce, silenziosa e segreta, un'altra vita. In quel mondo la persona che si pensava di conoscere in ogni piega dell'anima interpreta ruoli inediti, lontanissimi da ciò che credevamo noto e indiscutibile. Eppure, a chi è capace di guardare dentro se stesso con lucidità e con un po' di spietatezza accade quasi sempre di scoprire, isolando indizi lungamente trascurati, che molto di ciò che appare improvviso e nuovo era presente fin dall'inizio. Certe laceranti sorprese non arrivano a tradimento da un altrove sconosciuto; ignorate (ma spesso oscuramente intuite), costituiscono sin dall'inizio il retroterra della maggior parte dei rapporti che legano tra loro gli uomini e le donne, i genitori e i figli, gli amici e i nemici." Ci piaccia o no, ogni relazione (coniugale, familiare, amicale...) presenta lati oscuri, segreti e ambivalenze. E sono proprio queste stanze segrete dell'amore che Gianna Schelotto ci fa esplorare in questo saggio
“Si può vivere legati l’uno all’altro nella buona e nella cattiva sorte e scoprire a un certo punto che esiste un mondo parallelo, in cui il partner conduce, silenziosa e segreta, un’altra vita. In quel mondo la persona che si pensava di conoscere fin in ogni piega dell’anima interpreta ruoli inediti, lontanissimi da ciò che credevamo noto e indiscutibile. Eppure, a chi è capace di guardare dentro se stesso con lucidità e con un po’ di spietatezza accade quasi sempre di scoprire, isolando indizi lungamente trascurati, che molto di ciò che appare improvviso e nuovo era presente fin dall’inizio. Certe laceranti sorprese non arrivano a tradimento da un altrove sconosciuto; ignorate (ma spesso oscuramente intuite), costituiscono sin dall’inizio il retroterra della maggior parte dei rapporti che legano tra loro gli uomini e le donne, i genitori e i figli, gli amici e i nemici.” Ogni relazione (coniugale, familiare, amicale...) presenta lati oscuri. E sono proprio questi lati oscuri dell’amore che Gianna Schelotto affronta, racconta e spiega in questo suo nuovo saggio. Con una sensibilità psicologica e un’abilità di scrittura capaci di insinuarsi nell’animo di chi legge, proprio come si insinuano i dubbi.
Una lunga esperienza di psicoterapeuta ha messo l'autrice di questo libro a contatto con decine e decine di storie che si erano sviluppate a partire dai rapporti tra un padre e una figlia, storie diverse con esiti simili o simili con esiti diversi, rievocate ora in poche righe, ora in qualche pagina. Ma Gianna Schelotto non si limita a utilizzare i materiali resi disponibili dalla sua professione: segue anche, dall'infanzia all'età adulta, l'onda delle proprie emozioni intime, il filo commosso dei propri ricordi di figlia. Questa ispirazione personale le permette di muoversi con grande e insolita delicatezza su quel terreno minato che è il triangolo edipico.
Distacchi da persone, ma anche da oggetti, da luoghi, da situazioni. Tendiamo tutti a legarci troppo alle persone e alle cose, a sviluppare un senso di possesso che poi, quando perdiamo l'oggetto amato, ci fa soffrire. Gianna Schelotto affronta il tema della «difficoltà del distacco», spesso dovuta alla nostra insicurezza, al bisogno di ancorare la nostra identità a un contorno di elementi che in fondo non ci appartengono. Non a caso, tra le prime cause di nevrosi e di stress ci sono divorzio, licenziamento e trasloco. Analizzando alcuni casi clinici di suoi pazienti, la Schelotto spiega le ragioni che stanno alla base della sofferenza da distacco, e ci insegna a superarla.