C’è realmente una sovrappopolazione nei Paesi poveri? L’Europa si sta spopolando? Perché una popolazione può continuare a crescere mentre la fecondità umana cala? La Terra ha delle risorse insufficienti? Qual è la piramide di cui parlano i demografi? Cosa è l’età media della popolazione e cosa è la speranza di vita? Quali sono i sistemi pensionistici? Chi pagherà le nostre pensioni?
Queste domande sono al centro dell’attuale dibattito politico e sociale. L’Autore vi risponde con un linguaggio semplice e concreto, illustrato da numerosi esempi. Le quattro operazioni aritmetiche, cioè addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione, sono sufficienti a cogliere queste nozioni elementari e semplificate. Unico scopo di queste pagine è accompagnarci a una migliore conoscenza di fenomeni umani essenziali, come la vita, la morte e l’amore.
Traduzione di Giorgio Maria Carbone
Michel Schooyans - Filosofo e teologo, professore emerito dell’Università Cattolica di Lovanio e dell’Università Cattolica di San Paolo del Brasile, ha insegnato Filosofia politica, Ideologie contemporanee ed Etica delle politiche demografiche. È membro dell’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali, dell’Accademia Pontificia per la Vita e dell’Accademia Messicana di Bioetica. Tra i suoi libri ricordiamo: Terrorismo dal volto umano, 2009; Il volto nascosto dell’ONU, 2004; Nuovo disordine mondiale, 2000.
I fatti recenti della cronaca mondiale provocano spesso smarrimento, angoscia, disgusto e turbamento. Le troppe violenze e gli abusi a cui si è costretti ad assistere suscitano la domanda fondamentale: chi è l’uomo? Chi è l’essere umano in quanto tale? Domanda che può sembrare puramente filosofica o scontata, ma che si rivela invece seria e mai davvero esplicitata.
In questo libro-intervista, un pensatore tra i più autorevoli e informati ci offre uno spaccato di fenomeni quali: la globalizzazione dell’economia (in termini di distribuzione delle risorse, migrazioni di popoli interi e conseguenti problemi di convivenza e intolleranza culturale e religiosa, fino al terrorismo internazionale); la nuova concezione del diritto (i diritti fondamentali dell’uomo, l’esistenza e i limiti del diritto naturale, il concetto di sovranità nazionale e l’importanza delle relazioni internazionali); le politiche demografiche (controllo delle nascite, sterilizzazione coatta non informata, aborto, eutanasia e ruolo dei medici nella società civile); l’autorevolezza e il ruolo di certi organismi internazionali (ONU, FMI, OMS e Banca Mondiale). Fenomeni tra loro tutti strettamente intrecciati. Dalle argomentazioni dell’Autore emerge continuamente, tra le righe, il quesito iniziale. E siamo portati alla conclusione che, nel passato come nel presente, quando l’uomo dimentica Dio, lo rifiuta e lo esclude dalla vita delle nazioni, dai programmi di ricerca e dagli scambi economici e culturali, viene aperta la strada a conflitti e a violenze senza pari. Trascurando la cultura della vita, affiora presto o tardi la cultura della morte, che prende il sopravvento e si radica negli ordinamenti giuridici e nelle istituzioni. Nascono nuovi idoli nei quali l’uomo cerca un surrogato del Dio appena perduto: si resta estasiati davanti a tecnologie prodigiose, tanto spettacolari quanto pretesto di manipolazioni; si immagina di volare su Marte, perché del mondo ci si sente già padroni; s’inventano nuove realtà e i media tentano di costruire nuove verità. Idoli che però esigono, per essere seguiti, nuovi sacrifici umani.
Un nuovo terrorismo sta insidiando il mondo: il terrorismo dei colletti e delle camicie bianche. Si e' imposto nelle piu' grandi organizzazioni internazionali, Onu, Fmi, Banca mondiale, Oms, dove regna quasi incontrastato. Sebbene discreto, moltiplica l'efficacia del terrorismo classico e, contrariamente a quest'ultimo, ricorre ad un'organizzazione completamente diversa in cui si mescolano le scienze biomediche, la demografia, la linguistica e la comunicazione.
A través de estas páginas se señalan los nuevos retos que plantean fenómenos sociales que obligan a la Iglesia a pronunciarse con más vigor ante ataques a la vida, a la dignidad de las personas, a la familia, a la paz.
Michel SCHOOYANS (Braine-L'Alleud, Bégica 1930), profesor emérito de la Universidad de Lovaina la Nueva y experto en filosofía política y teología moral social, ha impartido su docencia también durante diez años, en Brasil, en el Seminario de Sâo Paolo, donde también fue consiliario de la JOC, y en numerosos centros universitarios de todo el mundo. Es miembro de la Academia Pontificia de Ciencias Sociales. Ha sido consultor del Consejo Pontificio Justicia y Paz, y lo es del Consejo Pontificio para la Familia.
En estas páginas se nos ofrece una visión actual de La enseñanza social de la Iglesia, brillantemente sintetizada por el profesor Schooyans, al mismo tiempo que se señalan los nuevos retos que plantean fenómenos sociales que obligan a la Iglesia a pronunciarse con más vigor ante ataques a la vida, a la dignidad de las personas, a la familia, a la paz.
En el prólogo, René Rémond, de la Academia Francesa, recuerda que el pensamiento social cristiano no es un pensamiento petrificado, ni un sistema cerrado… Su dinamismo le permite adaptarse a la novedad de los problemas, como se ha visto actualmente en relación con el tema de la guerra o la pena de muerte. Y añade: "para presentar esta visión de conjunto y mostrar la riqueza de este pensamiento, Mons. Schooyans está particularmente cualificado".
C'è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall'indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa una questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure.
Questo libro denuncia coraggiosamente la "grande trappola" per i poveri del mondo e la nuova schiavitù al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione: il "giuramento di Ippocrate"viene di fatto cancellato.
Michel Schooyans, dottore in filosofia e in teologia. Professore emerito all'Università cattolica di Lovanio, ha scritto una ventina di opere tra filosofia politica, ideologie contemporanee e politiche relative alla popolazione. È membro dell'Accademia pontificia di Scienze Sociali (Roma), dell'Institut royal des relations internationales (Bruxelles), dell'Association pour la recherche et l'information démographique (Parigi) e del Population Research Institute (Washington). Ha partecipato a numerose missioni nel terzo mondo.