In "Quella volta" Gerry Scotti riannoda il filo invisibile dei suoi, dei nostri anni passati. Quanti ricordi si nascondono nelle pieghe della memoria? Momenti fugaci, emozioni intense, persone e oggetti che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore, sono come piccoli frammenti di un puzzle che, messi insieme, compongono il mosaico della nostra vita. I ricordi sono un tesoro prezioso che portiamo con noi per tutta la vita. Tutti noi, infatti, ricordiamo con nostalgia le lunghe giornate estive dell'infanzia, i giochi all'aperto con gli amici, i primi giorni di scuola, l'emozione di ricevere un regalo, la paura del buio... E poi le prime infatuazioni, le amicizie profonde dell'adolescenza, ma anche le insicurezze, i dubbi, la ricerca di una propria identità. I primi lavori, le vacanze e i viaggi avventurosi, le notti insonni passate a studiare. E le delusioni, le difficoltà, le scelte difficili da affrontare. Con l'età adulta sono poi arrivati i momenti di riflessione, il bilancio di quanto abbiamo fatto e di quanto ci manca ancora da fare. Ricordiamo i successi professionali, le relazioni affettive, le gioie e i dolori della vita. Senza però dimenticare i rimpianti, le occasioni mancate, i sogni rimasti nel cassetto. Tutti questi attimi, legati nella nostra memoria ai grandi eventi della Storia, quelli che tutti ci ricordiamo, sono un tesoro prezioso che portiamo con noi per tutta la vita. Ci permettono di rivivere emozioni uniche, di imparare dagli errori del passato, di apprezzare il presente e di guardare al futuro con speranza. Sono un ponte tra il passato e il futuro. Un ponte che percorriamo, pagina dopo pagina, insieme con l'autore, divertendoci e commuovendoci di fronte ai suoi, ai nostri ricordi.
«Che cosa vi siete persi!» ci ricorda con queste pagine Gerry Scotti, uno dei protagonisti più amati della tivù, che ci accompagna in un viaggio affascinante ed emozionante sul filo della memoria, alla ricerca di emozioni che appartengono a tutti noi e che sono ancora presenti, non solo nei nostri ricordi. Oggi la società moderna è sempre più frenetica e tecnologica. Gli oggetti che ci circondano sono sempre più sofisticati, ma spesso sono anche più impersonali. Gli oggetti del passato, invece, hanno un sapore di autenticità, sono legati a storie e ricordi che ci appartengono. Quando guardiamo un vecchio giocattolo, un vestito o un libro, non vediamo solo un oggetto, ma anche un pezzo della nostra vita. I ricordi sono potenti e possono evocare emozioni forti, possono farci sorridere, farci piangere, farci sentire felici o tristi. E gli oggetti del nostro passato sono come custodi della nostra memoria: ci aiutano a mantenere viva la nostra storia, a non dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Questo libro è un viaggio nei momenti che hanno segnato il nostro passato recente: oggetti, canzoni, luoghi, eventi, aneddoti... ci racconta un mondo in cui per telefonare si doveva cercare una cabina telefonica (e recuperare i gettoni necessari per fare la chiamata), quando si poteva andare in auto senza cinture di sicurezza (e non esistevano i «punti» della patente, i limiti di velocità in autostrada, le zone a traffico limitato con telecamere, e il casco obbligatorio per i motocicli), quando si faceva la spesa nella bottega sotto casa e a scuola si andava con la cartella. Con il garbo e l'ironia che lo contraddistinguono, il crononauta sentimentale Gerry Scotti ci fa salire sulla sua macchina del tempo e riporta alla luce oggetti e ricordi che fanno parte della vita di tutti noi e che, ancora oggi, sono in grado di regalarci un sorriso.