San Francisco, 1938. La città è pronta per la grande esposizione e dei tuoni di guerra in Europa non giunge che un'eco distante. Grace, Helen e Ruby si conoscono poco prima di un provino come ballerine per un nuovo nightclub alle porte di Chinatown. Accomunate dalle origini orientali, le tre ragazze hanno alle spalle storie molto diverse, che però parlano tutte di alienazione. Grace Lee, nata nel Midwest da genitori cinesi, è appena fuggita di casa portando con sé solo le sue ferite e un paio di scarpette da ballo; Helen Fong vive nella dimora tradizionale dei suoi, prigioniera di un futuro che non ha scelto; la spregiudicata Ruby Tom ha lasciato la famiglia alle Hawaii per costruirsi una finta identità. Spinte da questo vuoto, cementeranno un'amicizia fondata sulla condivisione di un sogno. Un sogno di chiffon e lustrini che, se per loro significa riscatto e fama, confermerà un cliché che le vuole in bilico fra tradizione e trasgressione, discriminazione e desiderio, sottomissione e libertà: creature esotiche da esibire tra un numero di acrobati e uno spettacolo di magia. Ben presto, però, il loro legame sarà messo a dura prova da rivalità e gelosie, oltre che dall'irrompere di una guerra solo in apparenza lontana. Fra tradimenti e riconciliazioni, ciascuna di loro dovrà fare i conti con il fantasma del proprio passato, per difendere ciò che rimane del presente...
Unite da un profondo affetto e dalle vicende di un'esistenza travagliata, le sorelle May e Pearl Chin, dopo una giovinezza felice a Shanghai, la "Parigi d'Oriente", vivono nella Los Angeles degli anni Cinquanta costrette dal padre a un matrimonio d'interesse con i fratelli Louie. Nella Chinatown della città, le due famiglie hanno allevato Joy, ora diciannovenne, che scopre per caso con dolore di non essere figlia di Pearl e Sam, come ha sempre creduto, bensì di May e del suo grande amore di gioventù, il pittore cinese Z.G. Sconvolta, la ragazza decide di recarsi nel Paese al quale sente di appartenere, per conoscere il suo vero padre. Ma la Cina che l'attende è la Cina maoista del Grande Balzo in avanti, un Paese in cui gli individui non contano nulla, piegati dal potere e dalle sue richieste spietate. Lo stesso padre di Joy è osteggiato dal nuovo regime in quanto artista e sta per partire per la campagna dove dovrà "imparare dalla vita reale" e fare autocritica. Nel suo entusiasmo cieco per il Paese che sente come suo, Joy decide di seguirlo e in un villaggio sperduto si innamora di Tao Feng, un contadino. Nel frattempo a Los Angeles, la "madre" di Joy, Pearl, decide di recarsi a sua volta in Cina per riportare a casa "sua" figlia...
Cina, XVII secolo. Peonia ha quasi sedici anni e come tutte le ragazze della sua età è già stata promessa in sposa dalla famiglia a un uomo di cui lei ignora tutto, persine il nome. Per il suo sedicesimo compleanno il padre uomo illuminato, per il suo tempo, che desidera per la figlia una formazione culturale completa, al di là delle condizioni di segregazione in cui essa vive - le regala una rappresentazione teatrale di un classico della letteratura cinese di epoca Ming: Il padiglione delle peonie, nella cui trama sembra rispecchiarsi il destino della ragazza. L'opera infatti racconta di una fanciulla che si lascia morire per amore pur di non accettare un matrimonio combinato. Proprio la sera della rappresentazione, Peonia incrocia lo sguardo di un giovane di cui si innamora a prima vista, riuscendo poi a incontrarlo fortunosamente altre tre volte. Ma il suo destino è segnato: dovrà sposare l'uomo che la famiglia ha scelto per lei. E anche Peonia, come la sua eroina, sceglie di lasciarsi morire per amore... E dopo la morte, dal mondo dell'aldilà, la voce di Peonia continua a raccontarci le vicende del mondo dei vivi, ricordandoci la voce narrante di un romanzo molto amato come Amabili resti di Alice Sebold.