Il bilancio partecipativo è un processo democratico utilizzato dalle amministrazioni pubbliche ormai in tutto il mondo, per colmare la distanza tra istituzioni e cittadini e rendere questi ultimi protagonisti delle scelte che riguardano il loro territorio. Questo libro è dedicato in primis a sindaci, assessori e altri pubblici funzionari, ma anche a tutti quelli che, nel non profit, in un'impresa sociale, hanno una responsabilità nei confronti di una comunità, piccola o grande che sia. "Le cose che abbiamo in Comune" racconta l'esperienza del bilancio socio-partecipativo nel Comune di Capannori (LU), ma soprattutto spiega in concreto come avvicinare i cittadini alla "vita amministrativa" e alle scelte di bilancio della propria amministrazione, creare comunità, tessere nuove relazioni sociali, promuovere una cultura dei beni comuni.
Come salvarci dal "welfare west"? La cura è il "welfare di relazione", di cui sono protagonisti insieme comuni, aziende, terzo settore, cittadini. "Non ce lo possiamo più permettere", è il mantra che ripetono da anni gli addetti ai lavori: lo Stato sociale è da smantellare, perché mancano i soldi. Nessuno però ci spiega con chiarezza quanto costa davvero, come funziona e quali tagli sta subendo il welfare. Questo libro avvicina con semplicità il lettore al sistema di welfare italiano, in primis locale, e scopre che "tra il dire e il welfare" esistono buone prassi che vedono insieme protagonisti enti pubblici, aziende, mondo no profit e i cittadini stessi. Storie inedite di welfare responsabile e quotidiano, dal ristorante sociale al mutuo soccorso, dal microcredito alle cooperative antimafia. Un welfare solidale, che non guarda alla singola prestazione ma al benessere di tutta la società. Scrive nel suo intervento don Giacomo Panizza, anima di Progetto Sud: "Questa è la bellezza di essere cittadini e cittadine, di rinnovarsi come persone che vivono a testa alta, di dare un nuovo senso e una nuova organizzazione alla vita". Con un'intervista al sociologo Cristiano Gori.