A vent'anni dalla sua scomparsa, viene riproposto un testo di don Luigi Serenth, che fu rettore maggiore del Seminario di Milano e appassionato educatore dei giovani. Si tratta di un'introduzione alla fede cristiana, che non ha la pretesa esaustiva di un trattato teologico. Si vuole, invece, ricercare i motivi del credere, per dare ragione di una speranza messa sovente a dura prova.
Il testo si presenta come un "commento spirituale" ai capitoli 5-7 del Vangelo di Matteo: la spiegazione del brano evangelico al centro della meditazione (che si appoggia a testi "scientifici" senza entrare in tecnicismi) è poi seguita da spunti di attualizzazione.
Gli autori presentano, sotto angolutare differenti, i passi di una danza che può cambiare la vita: scelte, atteggiamenti, pensieri, stili di vita capaci di portare una ventata di gioia, di amore, di festa che vinca la pigrizia e la paura di coinvolgersi nell'avventura della vita.