Nel libro l'autore fa analisi, riporta statistiche e mette in evidenza il volto dei poveri che, pur se deturpato e vilipeso, splende di dignità agli occhi di Dio. Serio riflette sulla globalizzazione e sulla politica che sono, a suo avviso, la causa della crisi finanziaria dei mercati e delle borse; con gli occhi dei dominati, vede il volto dell'uomo, il luogo dell'etica.
La crisi della politica affonda le sue radici in uno spazio povero di riflessione culturale. Le scelte dell'Europa, dopo le due guerre mondiali, pesano come macigni sul futuro dei giovani i quali si trovano disorientati dalla crisi della politica e dell'economia dovuta, secondo l'Autore, alla loro separazione dall'etica. nel libro viene auspicato un rinnovamento di fondo della concezione della politica, per realizzare il bene comune e promuovere la coscienza morale concretizzando una democrazia matura.
Il volume prende avvio dalla convinzione dell'autore che sia possibile e necessaria la comunicazione tra scienza e religione. Lo scopo è quello di fondare un discorso condiviso che superi lo smarrimento della società "liquida", nonostante l'assenza di un "quadro valoriale". Il saggio si rivolge a chi ritiene che la scienza possa aiutare gli indifferenti e gli apatici a riflettere sulla verità, mentre la fede può aiutarli a capire il mondo.