Da alcuni anni padre Antonio Sicari racconta vite di santi. Il volume, che qui presentiamo, è il terzo di una serie che, rispondendo alle aspettative dei lettori è già arrivata al nono titolo. Ma padre Sicari non ha abbandonato la teologia per la storia della Chiesa o per un più accattivante genere biografico. I suoi ritratti sono come l’ordito di un’unica trama, come i sentieri molteplici che si dipartono e nello stesso tempo portano al cuore aperto di Cristo. Questo intreccio di vite forma e sostiene la Chiesa, il corpo nel quale avviene l’incontro tra Dio e la sua creatura in continuazione di quell’evento che noi chiamiamo incarnazione. In questo senso i Ritratti di santi di padre Sicari sono opera di teologia viva, sono il racconto di come Cristo si è avvicinato ad un uomo per condurlo al Padre e di come la Chiesa ha colto e proposto questo incontro come esemplare per il cristiano.
"Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi?". Un po’ del calore che provarono i discepoli di Emmaus emana anche dalle pagine di questo volume che ricrea l’atmosfera per lasciarsi prendere dall’amore di Cristo.
"Io conosco un pianeta su cui c’è un certo Signor Chermisi; non ha mai respirato un fiore; non ha mai guardato una stella, non ha mai voluto bene a nessuno, non fa altro che addizioni tutto il giorno, e tutto il giorno ripete: Io sono un uomo serio. E si gonfia di orgoglio. Ma non è un uomo, è un fungo!".
Questa accorata confidenza del Piccolo Principe di Saint-Exupéry mi è tornata in mente nel dare alla stampa questo quarto libro dei Ritratti di santi.
Nel pianeta cristiano bisognerebbe anzitutto imparare a cercare i Santi, imitando Frate Leone che tenta di rintracciare il Poverello d’Assisi: "al lume della luna, il va cercando pienamente per la selva: e finalmente egli udì la voce di santo Francesco e, appressandosi, il vide stare ginocchioni in orazione con la faccia e le mani levate al cielo, ed in fervore di spirito si decea: ‘Chi se’ tu, o dolcissimo Iddio mio? Che sono io, vilissimo vermine e disutile servo tuo?'".(Fioretti).
Tutta la bellezza del pianeta cristiano si manifesta nei Santi; e santi sono coloro che si nascondono nella selva (sempre nascosti nella Carità, anche quando intraprendono "opere e opere" a favore dei loro fratelli) per intrattenersi con Dio, in quel dialogo che ogni volta riporta il mondo alla originaria purezza della creazione.
(dalla Prefazione dell'Autore).
Una meditazione sulle stazioni tradizionali della Via Crucis per l’uomo d’oggi.
Il viaggio di Antonio Sicari attraverso la schiera dei santi disposti a corona intorno al trono di Dio acquista consistenza e sempre più evidente diventa il progetto dell’autore: mostrare la gloria di Dio nella vita dei discepoli che, illuminati e guidati dallo Spirito, hanno seguito le orme del Maestro.
Il presente volume si divide in due parti: la prima è un percorso attraverso la tradizione. Ambrogio, Benedetto, Brigida di Svezia e Alfonso Maria de Liguori sono santi dell’agire cristiano. In epoche di crisi essi hanno mostrato che il cristianesimo può essere "norma di vita", guida per dare un’impronta più autentica alla storia cristiana.
I pastorelli di Fatima, santa Faustina Kowalska, Madeleine Delbrêl e padre Pio, delineati nella seconda parte, sono piuttosto un richiamo. Nel tempo dalla transizione che portava alla fine dell’epoca moderna, con la loro vita e i loro messaggi essi hanno trasmesso il richiamo di Dio e hanno dato, per così dire, dimensioni più ampie alla storia dell’uomo. Questa non è circoscritta alla terra, ma si apre al mondo di quel dio che è venuto sulla terra proprio per riprendere i fili della sua comunione con gli uomini.
Agile, semplice, chiara ed essenziale biografia di san Giovanni della Croce (1542-1591). L'autore narra la vita del grande mistico spagnolo, spiegando anche il senso profondo della sua opera e del suo messaggio Nel 1542, quattro anni prima della morte di Lutero e tre anni prima del Concilio di Trento, nasce in Spagna a FontevivosJuan de Yepes che incarnera, nella sua vita, la risposta che Dio vorra dare agli uomini turbati di quel secolo. Sara chiamato Dottore mistico", e ci lasciera la piu alta poesia d'amore della letteratura spagnola. Si vorra chiamare Giovanni della Croce, e sembra vivere "altrove", ma e ben incarnato nella vita di tutti i giorni, della povera gente, del suo Ordine religioso, nella direzione spirituale di chi si rivolgeva a lui per essere aiutato. "
Sicari Antonio Maria Ci ha chiamati amici
Questo libro lo conosco già. Padre Antonio Sicari ha cominciato a scriverlo da tanti anni, fin da quando, trent’anni fa, ci recavamo insieme agli incontri di «Communio» presso il padre von Balthasar. Si discuteva allora di impegno cristiano, di ortodossia e ortoprassi, di pluralismo nella Chiesa. Padre Antonio, però, dribblava queste discussioni. Le sue proposte, che finivano per convincere tanti, dalla molteplicità riconducevano all’unità, dalla varietà delle discussioni teologiche all’unità dell’incontro con Cristo. Ed ecco il tema dei consigli evangelici per i laici. Prima di dire una parola al riguardo vorrei sottolineare che padre Antonio era quasi destinato a fondare un movimento. Tutta la sua teologia è invito alla sequela, è proposta di vita dell’incontro con il Cristo che si è rivelato. La verginità è coscienza del sacramento del nostro corpo. Esso è chiamato a significare la solitudine davanti a Dio, ma anche la comunione tra gli uomini. La povertà non è anzitutto rinuncia, ma volontà di dono. Come il Figlio fin dall’eternità: «il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio». L’obbedienza è gioco tra libertà e capacità di ascolto della voce con la quale Dio ci chiama a realizzare il nostro destino. È danza che dai passi misurati e comandati sa trarre armonia di gioia e serenità. Le parole di padre Antonio sembrano lontane e desuete, ma chi prova ad ascoltarle le trova forti e convincenti: sono cibo per quanti desiderano percorrere il cammino che da Cristo ha origine e a Lui porta". (Elio Guerriero) Padre Sicari è nato nel 1943. Sacerdote dal 1967, appartiene all’Ordine dei Carmelitani Scalzi. È Dottore in Teologia e ha conseguito la Licenza in Scienze Bibliche. Fa parte della redazione italiana della rivista «Communio»; attualmente insegna Teologia Spirituale presso lo Studio Teologico Carmelitano in Brescia.
Originale profilo biografico di Teresa d'Avila. Il volumetto e arricchito da alcune immagini della Santa e dei luoghi dove visse.
Biografia, arricchita da suggestive foto, di colei che e stata definita da Pio X la piu grande santa dei tempi moderni""