Lui solo, di notte, lui e il foglio bianco dove affiorano i suoi tormenti, i suoi personaggi che sono tutti lui, sono tutti K col punto anche quando si chiamano diversamente. Eppure lui avrebbe voluto essere un attore yiddish, essere come loro un "uomo d'aria", i tedeschi li chiamano così. L'aria, certo, c'entra poco con la prosa di Kafka, così materiale, terrigna, ignifuga e lui allora quando li vedeva esibirsi voleva essere così anche lui, sfuggire a tutti i Processi a tutti i Castelli che sono lì acquattati nella sua mente colpevole. E invece solo il gesto libero e non compromesso, solo corpo senza gravità, solo corpo che si solleva, niente pesi, niente di niente, solo l'aria che quegli uomini respirano, come fanno tutti, ma nessuno la fa vedere questa cosa come sanno fare loro. Forse era quella la vera vita che gli era sempre sfuggita? E cos'era allora la sua scrittura? Solo una cosa sua? Solo una rappresentazione sognante di una vita interiore? Una continua interrogazione a un mistero in cui non si crede, ma solo si spera?
Un'attenta esplorazione dei mondi fantastici creati da J.R.R. Tolkien e insieme un ritratto in punta di penna di un "filologo ritardatario e malinconico" divenuto suo malgrado un autore di culto: questo ci offre Saverio Simonelli in un libro scritto con taglio narrativo, che va al cuore dell'opera tolkieniana. «Con coraggio e molta cura Tolkien si è addentrato, immerso, nel mondo complesso e affascinante delle parole umane e le ha prese sul serio, cercando di mantenersi fedele rispetto all'impegno che essere richiedono. Così ha fatto Tolkien per tutta la vita, ed è da questa "immersione" che poi è sbocciato come un fiore (o un albero ricco di rami) il suo corpus narrativo che trova le sue radici proprio lì, nella filologia, l'amore per la parola. E così ha fatto Simonelli. I suoi libri (e i suoi amici) possono testimoniarlo» (dalla prefazione di Andrea Monda).
Spinto dal desiderio di scoprire il segreto della musica di Beethoven, un giovane si mette sulle tracce del celebre compositore durante un'estate trascorsa a Heiligenstadt, un sobborgo di Vienna dove Beethoven si reca abitualmente in villeggiatura. Il sogno di Wilhelm è quello di diventare un grande musicista, ma non è il solo a coltivare questo desiderio di successo in una città in cui abbonda l'ambizione, vista la presenza di numerosi intellettuali, artisti e scrittori. Con lui ci sono anche Andreas, un giovane boemo - violinista e pianista - discendente da una famiglia nobile, e una ragazza a dir poco enigmatica, Queenia. Alcuni incontri metteranno in contatto i tre, legati dalla stessa ossessione, con il Maestro, dopo un goffo tentativo di introdursi nella sua abitazione in cerca di un misterioso manoscritto. Sullo sfondo di questa vicenda, che sconvolgerà la mente di uno dei protagonisti, gli avvenimenti burrascosi e le figure decisive della Vienna di inizio Ottocento con i suoi sfarzosi salotti, i magnifici teatri e i lussureggianti giardini. In questo romanzo il fermento della Vienna di Beethoven è ricostruito nel racconto di aneddoti su eventi e intellettuali dell'epoca - da Novalis a Hoffmann, da Goethe a Grillparzer - in una celebrazione della cultura del tempo.
La sua Argentina, il suo passato i grandi personaggi che ha incontrato, i temi a lui cari, ma sempre incarnati attraverso episodi, interessi, testimonianze. Una galleria che descrive, come in un quadro, l'origine di un pontefice preso alla fine del mondo, come disse il giorno della sua elezione. Un romanzo per comprendere e raccontare chi era Jorge Mario Bergoglio prima di essere Papa Francesco. Età di lettura: da 12 anni.
Le strisce dei Peanuts create da Charles Schulz (1922- 2000) sono sicuramente tra i fumetti più popolari e amati, perché sono capaci di strapparci sempre un sorriso, ma anche e soprattutto perché ci aiutano a riflettere con lieve profondità sulle piccole e grandi vicende della vita. Schulz ha infatti la capacità di condurre il lettore al cuore delle cose, mostrandoci personaggi che diventano parte di noi. In questa esplorazione del mondo dei Peanuts Saverio Simonelli guarda idealmente il mondo dalla cuccia di Snoopy e riflette con leggerezza e ironia tutta schulziana su temi capitali, dall'amicizia alla fede in Dio, dalla felicità alla paura di crescere.
Epiche, geniali, studiate o estemporanee. Così avventurose da sembrare romanzesche, tra dramma e commedia. Sono le fughe da Berlino Est. Dal 1961 fino alla storica caduta nel novembre '89, il Muro di Berlino non è stato solo il simbolo della guerra fredda, della divisione della Germania e dell'Europa, ma anche lo spettatore di storie e imprese di uomini assolutamente normali che tentarono di riprendersi la vita superando quella barriera, inviolabile come una montagna, con la forza dell'immaginazione e del desiderio di libertà. Alcuni di loro pagarono con la vita, ma molti riuscirono nell'impresa. Queste pagine raccontano le fughe più spettacolari e assieme più genuinamente umane. "Non volevo rimanerci neanche sottoterra a Berlino Est. L'ultima parte della vita almeno la volevo vivere da uomo libero" (Max Thomas).
Entrare nella biblioteca personale di un Papa. Storicamente un’impresa ardua, a volte per secoli proibita, interdetta. Men che meno sperare di poter curiosare sopra il suo comodino, azzardato anche fantasticare su cosa porti con sé in viaggio, sulle predilezioni del bambino o del giovane, sui testi che segretamente lo hanno formato ma anche entusiasmato, divertito, sedotto. E invece con questo Papa, con Francesco, l’operazione diventa accessibile, fluida, spontanea. Così nel leggere le pagine di questo libro lo vedrete incontrare fisicamente o nel cuore gli autori che lo hanno formato, appassionato, interessato. A cominciare da Borges, che conobbe personalmente, passando per Manzoni e Dostoevskij, cantori della Provvidenza e del ruolo decisivo degli umili e dei semplici. E poi Chesterton, uno scrittore molto amato da Jorge Bergoglio, che è membro autorevole della Società Chestertoniana Argentina, e Tolkien, con il suo Signore degli Anelli. C’è spazio anche per autori poco noti al grande pubblico, come Joseph Malègue, l’italo-argentino Antonio Dal Masetto e Friedrich Hölderlin, un poeta di cui Bergoglio si innamorò durante la sua breve permanenza in Germania negli anni Ottanta e che ne curò la nostalgia di casa. Un percorso attraverso i temi fondamentali di autori cari al Pontefice, ma soprattutto attraverso sentimenti che pescano nel profondo dell’uomo.
Quali sono le caratteristiche del social network per creare una comunità di lettori? Come si può costruire una propria biblioteca online e condividerla con altri navigatori? Perché è utile realizzare il trailer di un libro come si fa con un film e dove divulgarlo? Come ideare un programma culturale in tv? Lo spiegano gli autori di questo testo dove si trovano tutti gli strumenti dal web al digitale che hanno siglato la pace tra vecchi e nuovi media e la lettura. Viene analizzata, inoltre, l'esperienza de La Compagnia del Libro, il programma e il sito di Sat2000 che si occupa di lettura ed editoria. Il tutto corredato da una serie puntuale di esempi pratici ai quali ispirarsi, interviste a esperti e operatori del settore, risorse per continuare a navigare.