«Parafrasando Benedetto Croce, che si chiedeva cosa fosse vivo e cosa fosse morto di Hegel, al momento di ristampare questo classico della letteratura pedagogica, potremmo chiederci cosa sia vivo e cosa sia morto di Skinner [...]. La nostra ipotesi è che la risposta sia l'indicazione che proprio a proposito di Hegel ha dato Kojève: non è vivo il sistema, ma le singole intuizioni di cui quasi ogni pagina del grande filosofo è ricca. Letto in questo modo, Technology of Teaching a cinquant'anni dalla sua prima edizione americana si rivela ricco di spunti e dimostra di aver anticipato molte questioni del dibattito attuale sull'insegnamento e la formazione, il digitale e le sue ricadute didattiche».
Per Skinner, noto psicologo americano, l'uomo è un serbatoio di possibili azioni il cui effettivo profilo è sottilmente controllato dai risultati seguiti a ciascuna di quelle azioni. Se gli effetti delle nostre azioni precedenti rappresentano le mani che scolpiscono il nostro comportamento, allora Skinner mette in dubbio il controllo autonomo che ognuno di noi ha sul suo stesso comportamento, lanciando una sfida a coloro che pensano che l'uomo abbia una certa misura di libertà.