Il volume riflette sul giornalismo italiano e sull'identità professionale dei giornalisti. Basandosi sui dati forniti dal network Worlds of Journalism Study (WJS), gli autori fanno luce su un settore chiave della società italiana, anche in un'ottica comparata. Tuttora centrale nella costruzione del discorso pubblico e nei processi di formazione e consolidamento dell'opinione pubblica, la professione giornalistica sta assumendo forme e pratiche molto differenti dal passato. Quale idea hanno del loro ruolo, i giornalisti italiani? Quali influenze percepiscono da parte della politica, del mercato, dell'innovazione tecnologica? Come ritengono stia evolvendo il rapporto con il pubblico? E infine: quali sono le loro aspirazioni, le aspettative sul futuro individuale e collettivo della professione?
Il libro vuole essere una guida alla comprensione dei meccanismi che presiedono il lavoro giornalistico: qual è la sua funzione e la sua storia, quali i suoi ambiti e le sue forme, dall'informazione televisiva ai blog? Allo stesso tempo questo libro vuole condurre il lettore "dietro le quinte" di un giornale, illustrandone i ruoli professionali, i linguaggi, i processi produttivi e commerciali, per incentivare una lettura critica della carta stampata.
L'intensificazione degli scambi informativi fa parlare spesso d'omogeneizzazione della società resa trasparente dalla possibilità di connettersi con tutte le potenziali fonti di notizie e ricevere informazioni in tempo reale da tutte le parti del mondo. Ma il giornalismo non è una mera trasmissione di dati e di informazioni, bensì un prodotto culturale. Questo libro descrive perché abbiamo sempre più bisogno del giornalismo, come e perché è nata questa forma d'intermediazione culturale, come funziona e quali percorsi, probabilmente, prenderà in futuro.