Due bambini, dopo aver fatto visita alla nonna, imboccano la strada di casa. È la vigilia di Natale, e loro si smarriscono tra i ghiacci delle montagne, mentre scende il buio. Trovano rifugio in una grotta e lì attendono l'arrivo dell'alba, che porterà con sé la salvezza... Un classico dell'Ottocento, una storia perfetta per la notte di Natale. Età di lettura: da 10 anni.
La notte di Natale, in alta montagna, due bambini, fratello e sorella, si smarriscono e poi si salvano, perdono l'orientamento e attraversano un regno misterioso di neve, pietra e ghiaccio. La lunga notte trascorsa in una grotta è carica di insidie, di seduzioni e di mistero, ma al tempo stesso è trepidante attesa del giorno nuovo, speranza di salvezza, fuga dal pericolo e dall'ignoto. Stifter racconta una storia sottile e complessa, carica di sensi che vanno oltre l'orizzonte salvifico del prodigioso finale e lasciano intravedere nell'esperienza dei fanciulli smarriti la realtà della condizione umana. Il fascino di "Cristallo di rocca" - originariamente intitolato "La notte santa" - sta proprio nella felice ambiguità tra rappresentazione realistica e rappresentazione simbolica, tra vicende e spazi verosimili e il tempo mitico della sua cornice favolistica. Sta anche in una particolare qualità di scrittura e di affabulazione che fonde e media forme della tradizione orale e il grande stile della letteratura classica.
"Due sorelle" si presenta come racconto di nobili amicizie. Anzitutto quella tra Otto, il giovane protagonista, un tempo sognatore e ora ereditiere e illuminato agricoltore, e Franz, un uomo infelice e allampanato, che tutti chiamano Paganini. Iniziato in un albergo di Vienna, il sodalizio condurrà Otto in Italia, alla ricerca dell'amico. E, in una casa sul lago di Garda, Otto incontra le due figlie dell'amico: Maria, forte e generosa creatura di terra che la terra sa far fruttificare, Camilla, minata nell'anima da un cruccio segreto e, nel fisico, dall'arte cui sacrifica se stessa. Elemento catalizzatore in questo gioco delle passioni e delle intelligenze è Alfred Mussar, prezioso amico e consigliere di famiglia.
Questa storia d'amore fra un ipocondriaco, raffigurato con ironia, e una "fanciulla del bosco" che gli appare offrendogli fragole selvatiche (e potrebbe essere una driade o un altro essere mitologico), proprio per la sua delicata, implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici riesce a creare una tensione erotica altissima.