"La rivoluzione romana" affronta uno dei nodi cruciali della storia di Roma: la caduta della repubblica e il declino della libertà politica sino alla vittoria definitiva di Augusto e alla fondazione del regime. Opponendosi alla visione tradizionale, incentrata sulle vicende dei grandi protagonisti, Syme propone una lettura allargata del processo politico, mettendo l'accento anche sui personaggi "minori" usciti dalla catastrofe repubblicana e destinati a costituire la nuova classe dirigente della Roma del principato. Lo sguardo dello storico sorvola così sulle biografie di Pompeo, Cesare, Marco Antonio, e dello stesso Ottaviano, il figlio adottivo di Cesare che dopo la presa del potere assumerà il nome di Augusto. Perdono peso anche gli avvenimenti bellici, gli affari interni e i rapporti fra Roma e le province; prendono invece rilievo le nobili casate romane e i principali alleati dei diversi capi politici. La struttura dell'oligarchia governativa assurge quindi a tema dominante della storia politica, venendo a costruire l'anello di congiunzione tra repubblica e impero. Le trasformazioni dello stato e della società, il trasferimento violento del potere e delle proprietà, la creazione del dominio di Augusto rivivono sotto gli occhi del lettore... Introduzione di Arnaldo Momigliano.
Detto con le parole di Alessandro Momigliano, "il grande fascino di questo libro sta nella fusione dei tratti di Tacito con quelli di Ronald Syme", ed è questo che ne fa un libro duraturo che occupa un posto capitale nella letteratura tacitiana moderna. Il Tacito di Syme è non soltanto un'introduzione all'opera del celebre storico romano ma anche una grande descrizione della società romana del primo secolo, tanto avvincente quanto scevra da interpretazioni ideologiche. In sei estesi capitoli, nel primo volume dell'opera si illustrano la situazione politica dei tempi di Tacito e la carriera di Tacito anche in rapporto a quella di Plinio, e si delineano le condizioni politiche e culturali sotto Traiano prima, e poi con Adriano; la problematica delle Storie e degli Annali occupa da sola tre dei sei capitoli, nei quali se ne approfondiscono la struttura e l'uso delle fonti storiche.
Detto con le parole di Alessandro Momigliano, "il grande fascino di questo libro sta nella fusione dei tratti di Tacito con quelli di Ronald Syme", ed è questo che ne fa un libro duraturo che occupa un posto capitale nella letteratura tacitiana moderna. Il Tacito di Syme è non soltanto un'introduzione all'opera del celebre storico romano ma anche una grande descrizione della società romana del primo secolo, tanto avvincente quanto scevra da interpretazioni ideologiche. In sei estesi capitoli, nel primo volume dell'opera si illustrano la situazione politica dei tempi di Tacito e la carriera di Tacito anche in rapporto a quella di Plinio, e si delineano le condizioni politiche e culturali sotto Traiano prima, e poi con Adriano; la problematica delle Storie e degli Annali occupa da sola tre dei sei capitoli, nei quali se ne approfondiscono la struttura e l'uso delle fonti storiche.