Narrazione della vita di Gesù con gli occhi di Maria.
Un testo che ripercorre il questo vangelo in forma narrativa, immaginando che il "discepolo che Gesù amava" lasci scorrere nella memoria i ricordi incancellabili degli splendidi anni vissuti nella sequela e nella compagnia quotidiana del Maestro di Nazaret.
Il tema della scelta dell’«ultimo» nel Nuovo Testamento è di viva attualità, per la Chiesa e per il singolo credente. La via scelta da Cristo per la sua venuta nel mondo, che affonda le radici nel mistero di Dio, non può che essere l’itinerario, duro ma affascinante, anche per i cristiani del nuovo millennio.
Dio è dalla parte del nulla, della debolezza, della piccolezza. Non solo nel senso che si rivolge prima di tutto a quell’enorme fetta di umanità che vive in condizioni disumane, ma più profondamente perché questa direzione riguarda in qualche misterioso modo la sua stessa natura.
destinatari
Un ampio pubblico di religiosi e laici credenti.
Autore Giancarlo taverna patron, sacerdote, vive in Piemonte e opera a servizio della diocesi di Biella. Dottore in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, con una tesi dal titolo Antropologia e religione in Rosmini, ha già pubblicato con le Edizioni San Paolo il volumetto Il Paradiso. Pensieri verosimili.
“Quanto mi mancherà ad arrivarci?”, si chiede l'autore. In questo libro, dedicato al Paradiso, egli cerca non solo d'immaginare per se stesso, ma di aiutare il lettore a raffigurarsi l'aldilà nel modo più consono a quanto sappiamo dalla Rivelazione.Infatti egli constata che molti,se pensano all'aldilà, lo fanno incidentalmente, per sbaglio, per mettere subito da parte l’idea, o limitandosi a dire “ci dev’essere qualcosa…”. Il libro cerca perciò di fare piazza pulita delle immagini distorte dell’aldilà per mettere il lettore nella giusta prospettiva.Un testo originale,a tratti poetico,non teologico ma spirituale,nel rispetto della dottrina della Chiesa.
AUTORE Giancarlo Taverna Patron,cinquantaquattrenne,sacerdote rosminiano,attualmente vive e opera a Roma presso la Parrocchia dello Spirito Santo affidata all’Istituto della Carità.Il paradiso… perché? “È da tempo – dice – che coltivavo l’idea di risvegliare il desiderio del paradiso nei credenti e di suscitarne la curiosità anche nei non credenti. Spero d’esserci riuscito almeno un pò”.