I diritti umani parlano agli Stati. Ma solo a essi? E non anche agli individui in quanto soggetti di diritto internazionale? E se i diritti umani si rivolgono anche agli individui, qual è il loro scopo? La tesi di questo libro è che i diritti umani sono strumenti di lotta contro tutto ciò che impedisce di decidere autonomamente del proprio destino. Prima però di poter parlare di un 'universalismo degli oppressi', occorre chiedersi: coloro che vivono in condizione di subalternità sono in grado di appropriarsene? E desiderano farlo?