Una riflessione che parla d'amore. La vita monastica è circondata dalla preghiera e immersa in un continuo ambiente orante. L'autore iscrive questo dato all'interno di un contesto sponsale. Il testo affronta, infatti, il tema di una Chiesa orante e consapevole della propria povertà, che si apre al bisogno degli innamorati.
Si può facilmente constatare come abbiamo perso, nel nostro tempo confuso, la capacità di vedere, sentire, gustare il bello: la bellezza non è il lusso ma una necessità, e certamente non appartiene al novero delle cose superflue. Cristo è la "bellezza di ogni bellezza", e per questo la Liturgia della Chiesa si offre in modo singolare come la via della Bellezza che libera e salva. Ma anche l'esperienza mistico-contemplativa dovrebbe essere riconsiderata nella Liturgia e non soltanto a partire dalla Liturgia. Questo libro cerca di cogliere le connessioni tra bellezza, liturgia ed esperienza spirituale che il credente è chiamato a vivere in modo attivo e consapevole, valorizzando quelli che la grande Tradizione chiama i "sensi spirituali".