Una casa per tutti è un'eventualità che le politiche abitative non hanno mai realizzato: esito non sorprendente di una tradizione segnata da vistosi limiti di efficacia e che ha costantemente adottato - anche nelle sue forme 'sociali' - un approccio che ha penalizzato le componenti povere della domanda. Questo libro si interroga sulla possibilità di rendere 'più sociali' le politiche abitative: un obiettivo oggi credibile, come mostrano le esperienze che in Europa hanno tentato di ripensare il diritto alla casa istituendo per i poveri un 'supplemento di socialità'. Per i poveri le comuni politiche sociali possono non funzionare. Occorre uno sforzo supplementare, occorrono un adattamento dell'offerta complessiva e l'introduzione di provvedimenti ad hoc per le popolazioni in maggiore difficoltà. Un corpo di misure che si aggiunga e rafforzi, non sostituisca, le politiche generali. Una nuova offerta sociale che consenta ai poveri di realizzare vere esperienze abitative, sulla base dei principi che nelle nostre società costituiscono l'abitare come 'valore'. Nella seconda parte del libro l'esclusione abitativa e la possibilità di accrescere la socialità delle politiche sono discusse con riferimento al caso italiano (è possibile costruire in Italia un accettabile sistema di welfare abitativo?) e a due popolazioni che esemplificano differenti modalità di esclusione e di costruzione delle politiche: gli homeless (il movimento verso una nozione più comprensiva, la straordinaria innovazione delle politiche nell'ultimo decennio) e gli immigrati (le ragioni del diverso successo abitativo, la crisi e l'aggravarsi dello svantaggio, la comparsa in questi anni di nuove figure della marginalità abitativa).
Il volume è rivolto ai genitori che hanno un figlio adolescente. L'autore prende per mano il lettore e lo accompagna nel difficile percorso che è la relazione con il figlio. Ogni capitolo contiene un racconto ricco di dialoghi, seguito da riflessioni che sviluppano un ampio confronto tra differenti modalità relazionali. Vengono affrontati temi centrali: accettare ed accogliere pienamente il figlio; creare e mantenere un clima affettivo; coinvolgerlo in modo da comunicargli complicità; favorire la costruzione di un'identità autonoma; sapersi fare da parte; dialogare affrontando i problemi.
L'autore di questo saggio, con un linguaggio semplice, concreto, comprensibile stimola la riflessione su temi centrali rispetto al raggiungimento e mantenimento di una buona qualità di vita di coppia. Il lettore viene accompagnato in un percorso volto a sviluppare consapevolezza rispetto alla conoscenza, all'accettazione di sé e dell'altro e alla possibilità di cambiamento delle proprie aree disfunzionali. Tutto ciò si colloca in una concezione di vita ispirata alla benevolenza, alla tolleranza e all'assertività, ovvero all'espressione e affermazione di sé, nel pieno rispetto dell'altro.