Ahmed è un reclutatore e addetto alla propaganda che vive a Raqqa, capitale dell'autoproclamato Stato islamico. Omar è a capo di una cellula di al Qaida nell'Africa settentrionale e dalla Libia organizza attentati come quello di Ouagadougou. Seguendo le loro storie ci addentriamo nel fenomeno del terrorismo fondamentalista e nelle sue motivazioni geopolitiche, legate alle vicende che da trent'anni sconvolgono l'area che va dal Nord Africa fino all'Afghanistan. Dal risentimento arabo verso le potenze occidentali - che affonda le sue radici nei trattati siglati dopo la prima guerra mondiale e nella nascita della questione palestinese - all'invasione sovietica dell'Afghanistan respinta dai mujaheddin alleati degli Usa. Dalle guerre mosse dagli Stati Uniti all'Iraq alla lotta per il controllo delle risorse petrolifere in Medio Oriente fino alla secolare contrapposizione tra sciiti e sunniti. Sono tante e complesse le ragioni che hanno portato alla crescita delle organizzazioni armate che combattono in nome del fondamentalismo islamico. Ragioni qui raccontate in modo semplice e sintetico, per fornire finalmente gli strumenti per capire l'attualità.