Il libro - qui presentato in una nuova edizione rivista e aggiornata - segue con grande puntualità l'evoluzione del sistema bibliotecario italiano dal 1860 a oggi, illustrandone gli aspetti burocratici, amministrativi, organizzativi, culturali, e riconducendone le diverse tappe alla più generale vicenda politica italiana. L'Italia, che pure ha ereditato dai secoli passati un patrimonio librario unico al mondo, ha adottato politiche contraddittorie e spesso insufficienti in materia, come appare evidente in questi ultimi anni in cui tagli radicali ai budget hanno portato in molti casi alla quasi paralisi di molte biblioteche.
Nella "Storia delle biblioteche in Italia" (2002) il capitolo sulla situazione attuale, intitolato "Le biblioteche italiane oggi", è quello maggiormente utilizzato nei corsi ed è parso opportuno metterlo a disposizione anche in forma autonoma. Per l'occasione il testo è stato rivisto e aggiornato. Presentando una storia istituzionale delle biblioteche a partire dagli anni Settanta, da quando cioè la nascita del Ministero dei Beni culturali e l'avvio delle Regioni ha portato una serie importante di cambiamenti nel regime delle biblioteche, il volume costituisce un testo utile per gli studenti di biblioteconomia.
L'autore rintraccia l'origine della biblioteca pubblica nelle prime istituzioni bibliotecarie nate dalla Rivoluzione francese grazie soprattutto alle soppressioni degli enti religiosi che trasformano in beni nazionali vasti patrimoni librari preesistenti, e segue l'evoluzione che porta all'istituzione delle biblioteche municipali. Poi affronta il caso italiano, studiando l'assetto che dopo l'Unità fu dato al patrimonio librario nazionale, e analizza il particolare fenomeno delle biblioteche popolari, che fu tipico dell'impegno sia cattolico sia socialista. Poi affronta la nascita vera e propria della public library. Un ultimo capitolo analizza il quadro istituzionale attuale.