C'è qualcosa di folle che attraversa la storia dell'uomo, l'idea che ci sia qualcosa dietro la storia, che possiamo dare un nome alle cose ma che c'è qualcosa dietro le cose, che continuerà a sfuggirci. Si dice che esista una "pietra" che ha il potere di mettere tutto in discussione, e l'errore degli alchimisti è stato proprio quello di cercarla. Perché il paradosso è che più la si cerca più si allontana l'oggetto della ricerca. Una rivoluzione che parte dal linguaggio, perché anche il linguaggio presuppone ci sia un soggetto e un oggetto, un "homo faber", un "artigiano", e una "cosa" da fare. L'"Opus chemicum" ci dice e dà un metodo, ma è quello che potremo davvero fare nostro dopo aver capito che ricercatore, ricerca e cosa ricercata sono la stessa cosa. Postfazione di Gabriele La Porta ed Egidio Senatore.