Un appassionato e sinergico confronto tra due autori, Antonio Rosmini e Karol Wojtyla, che a distanza di anni l'uno dall'altro, perseguirono lo stesso obiettivo comune, la ricerca della Verità, intesa nel suo duplice risvolto naturale e soprannaturale, cioè l'amore per l'uomo e per il suo Creatore. Rosmini offre una profonda riflessione sulla carità intellettuale, uno dei temi più sensibili della sua filosofia; Giovanni Paolo II propone invece un vito costante alla nuova evangelizzazione, punto chiave del suo magistero. Questo studio costituisce un ausilio particolarmente indicato per gli studenti di Teologia e Filosofia, ma anche per chiunque voglia approfondire il pensiero di queste due figure di primaria importanza nella storia della chiesa.
Il volume si prefigge di individuare un possibile quadro di riferimento ed un criterio interpretativo che agevolino il riconoscimento dei tortuosi percorsi dell'ateismo ovunque essi si diano. Tale impegno è richiesto a tutti coloro che desiderano chiarire a se stessi e fornire agli altri le ragioni della propria fede e della propria speranza. Per questo motivo, accanto agli studenti impegnati nello studio dell'ateismo contemporaneo, si pongono quanti desiderano orientarsi nella ricca complessità del quadro culturale di fine millennio, per scorgere in esso percorsi sicuri che preservino da ogni tentazione di "rendersi grande e felice indipendentemente da Dio".