Il celibato dei sacerdoti in cura d'anime appare come una delle realtà più originali e contrastate del cristianesimo. Ha ancora senso oggi? Ed eventualmente quale? L'autore delinea il contesto culturale odierno, presenta alcune tesi fondamentali di antropologia sessuale e spiega la ricchezza del celibato cristiano - comprensibile nella sua identità e originalità solo alla luce della fede - attraverso le sue tre dimensioni: cristologica, ecclesiologica ed escatologica. Esso è più mistico che ascetico, più apostolico che individuale, più vicino che lontano, più disponibile che ritirato, più di abnegazione che di ricompensa, più ricevuto che conquistato passo dopo passo, più umile che «perfetto» e, in ogni caso, non riducibile alla semplice continenza o all'ascesi. Per comprendere e vivere autenticamente il celibato è necessaria una formazione che deve coinvolgere la conoscenza teorica, la conoscenza di sé, la stima del ministero, l'educazione degli affetti e il controllo degli impulsi.