L'educazione può essere intesa come azione volta alla promozione del singolo, alla piena umanità e al suo inserimento sociale, come diritto al pieno sviluppo della persona, ma anche come strumento fondamentale per realizzare ideali di pace e giustizia sociale. Il ruolo centrale che l'educazione riveste nella società diventa particolarmente evidente quando ci si confronta con le cosidette emergenze sociali, come la devianza minorile, che è anche e soprattutto una emergenza educativa. Questo lavoro si propone di evidenziare il rapporto tra la devianza e l'educazione, la più credibile delle promesse di riscatto per il futuro, prima diritto negato a quanti vivevano condizioni di esclusione o emarginazione. In questo lavoro si è tentato di definire la devianza e di individuarne, in un'ottica multifattoriale, i possibili indicatori di rischio, tra cui spiccano significativamente le carenze educative. Sono state quindi analizzate le dinamiche sociali, stigmatizzanti ed emarginanti, messe in atto da istituzioni pseudoeducative. L'ultima parte del libro è dedicata a una riflessione sull'educazione, e quindi sulla formazione della persona come processo complesso, al crocevia tra possibilità e rischio, tra marginalità e integrazione sociale.