Un rapimento, svariati delitti e un assassino, forse mancino forse no. Saranno solo leggende e superstizioni ma, da quando è ricomparso il fantasma dello Zoppo, in Normandia le sciagure non si contano più. A sei anni da "Il morso della reclusa", torna Fred Vargas con uno dei personaggi capolavoro del noir, lo svagato e visionario Jean-Baptiste Adamsberg, commissario del XIII arrondissement di Parigi. Il guardacaccia Gaël Leuven era un marcantonio solido come uno scoglio bretone, ma per ucciderlo sono bastate due coltellate al torace. A Louviec lo conoscevano tutti. Compreso Josselin de Chateaubriand (forse discendente di quel Chateaubriand), il nobilastro dall'abbigliamento eccentrico che adesso è il principale sospettato. Richiamato in Normandia dal commissario locale, Adamsberg si addentra nelle numerose ramificazioni del caso. Ma pur perdendosi come di consueto in false piste e digressioni mentali, in osservazioni prive di qualunque nesso con l'indagine, c'è da scommettere che anche questa volta verrà a capo del groviglio di omicidi ed efferatezze. Grazie alle sue illuminazioni proverbiali ma anche, forse, all'energia ancestrale dei menhir.
Per anni, le élite politiche e finanziarie hanno nascosto la verità. Senza una drastica riduzione delle emissioni di CO2, entro il 2100 fino al 75% degli abitanti del pianeta potrebbe essere annientata da ondate di calore. Cambiare non è solo auspicabile, spiega Fred Vargas, ma necessario. Dobbiamo modificare la nostra dieta per incidere sempre meno sul cambiamento climatico; ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e passare all'energia pulita. Lavorando insieme, riflettendo e immaginando soluzioni, l'umanità può ancora cambiare rotta e salvare sé stessa e il pianeta.
Una caccia ai fantasmi tra demoni e strane leggende. Dai ghiacci d'Islanda alla Rivoluzione francese. Il nuovo caso per il commissario Adamsberg e la più stravagante armata dell'Anticrimine parigina. Si è mobilitata tutta l'Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi sul caso dei due apparenti suicidi. Il coltissimo capitano Danglard, grande estimatore di vino bianco, l'energica Violette Retancourt, lo specialistica in pesci d'acqua dolce Voisenet. Ma soprattutto lo svagato, irresistibile, "spalatore di nuvole", il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e la scoperta di uno strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di essi. Ma come sempre accade nelle storie di Fred Vargas, questo non è che l'avvio di una avventura che finirà per snodarsi in mezza Europa tra una balzana setta di adepti della Rivoluzione francese e una gita in Islanda finita in tragedia.
Dopo la lettura di questo libro l'esistenza non avrà più alcun segreto per voi. Saprete tutto dei lombrichi, della pressione e dell'anti-pressione. Imparerete tutto dell'amore redentore, e perfino qualcosa della sorella e della madre dell'autrice; questo senza dimenticare il campanile di Villiers-d'Écaudart, paesino della Normandia che è per lei, più o meno, ciò che Weimar fu per Goethe. Vi diventeranno familiari il principio dell'attesa e quello fondamentale del risparmio di energia, il concetto dell'astice e quello di rupe. Scoprirete, inoltre, che "l'altro non lo si cambia". In questo "piccolo trattato" Fred Vargas affronta, con umorismo, la vita e i suoi misteri, traendone un distillato acuto e divertente di riflessioni capace, forse, di regalare un po' di sollievo al nostro errare.
Qualcuno ha bruciato vivo nella sua Mercedes un vecchio magnate della finanza e dell'industria. Forse è stato un ragazzo di banlieu, ma Adamsberg non ci crede. Ha bisogno di prendere tempo. Ed ecco gli arriva, dai boschi della Normandia, un omicidio che sembra scaturire dal medioevo. C'è un cadavere, sul sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. Ovvero la cavalcata dei morti, che trascinano con sé anche i vivi condannati a morire per i loro peccati. La giovane, luminosa Lina ha visto la Schiera. È solo una visionaria, o le foreste normanne celano segreti più spaventosi di una antica, cupa credenza?
Nell'afa della Città eterna, le stanze della Biblioteca Vaticana sembrano coprire delitti ben piú torbidi del furto di un disegno di Michelangelo. La mano ferma e ironica di Fred Vargas tesse qui un giallo raffinato e potente.
Con un vescovo un po' eccentrico sul punto di diventare cardinale, diplomatici, esperti e mercanti d'arte, una bellissima parigina che fa troppi viaggi a Roma, e tre studenti francesi che l'adorano.
E dove il segreto piú oscuro, come sempre, è nascosto nelle profondità del cuore.
Durante una festa notturna a piazza Farnese viene assassinato Henri Valhubert, editore ed esperto d'arte, che si era appena precipitato a Roma per indagare sulla dubbia provenienza di un disegno di Michelangelo apparso sul mercato francese.
A essere sospettato è il figlio Claude, che a Roma studia da anni assieme agli inseparabili Tiberio e Nerone, scanzonati compagni di sbornie e passioni. Ma accade qualcosa che sconcerta ancor di piú il silenzioso e impulsivo Valence e il loquace ispettore Ruggieri, i due detective che si ritrovano, fianco a fianco, a dover risolvere l'enigma.
Mentre l'intrigo coinvolge una bibliotecaria di inossidabile virtú, l'incantevole Laura, affascinante matrigna di Claude,e il vescovo Lorenzo Vitelli, che fra le tante altre cose è anche il protettore designato di Claude, e amico dei tre ragazzi...
«- È uno scarabocchio di Michelangelo, - continuò Valhubert, - un frammento di torso e una coscia, che se ne vanno a spasso in piena Parigi.
- Uno scarabocchio?
- Esattamente. Uno schizzo estemporaneo, e vale milioni perché non proviene da nessuna collezione nota, pubblica o privata. È un inedito, qualcosa che nessuno ha mai visto. Una coscia buttata giú che se ne va a spasso in piena Parigi. Lo comperi e farà un magnifico affare. A meno che, ovviamente, non sia rubato.
- Non si può rubare un Michelangelo, oggigiorno. Non sbucano fuori dalle soffitte.
- E invece sí, alla Vaticana... Gli immensi fondi d'archivio della Biblioteca Vaticana¿ Questo foglio sa di Vaticana».
L'ex investigatore Louis Kehlweiler, il medievista Marc, l'archeologo Mathias e lo storico della Grande Guerra Lucien amano i bistrot, sono sempre senza una lira ma hanno un talento spiccato per le indagini complicate, soprattutto quando al commissariato brancolano nel buio...
In Chi è morto alzi la mano un faggio è misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica Sophia Siméonidis: potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio.
E quando, in poche settimane, una tranquilla strada di Parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi.
In Un po' piú in là sulla destra, Louis Kehlweiler, mentre è in appostamento su una panchina, trova per terra un frammento di osso umano.
Una traccia perduta dentro la città, ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi soliti aiutanti. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna...
Infine, in Io sono il Tenebroso la stralunata squadra di improvvisati detective si trova coinvolta nel misterioso caso di due giovani donne uccise a colpi di forbice. La polizia è convinta di essere a un passo dal colpevole, il serial killer pronto a colpire ancora. Ma le cose, come sempre, non hanno mai una faccia sola...
Scorre la Senna è un libro senza precedenti nella produzione di Fred Vargas, una raccolta che riunisce gli unici tre racconti, inediti in Italia, mai pubblicati dalla scrittrice francese - Salute e libertà, La notte efferata e Cinque franchi l'una. Protagonista delle tre indagini il più amato tra i personaggi inventati da Vargas, Jean-Baptiste Adamsberg. E come sempre accade nelle indagini del commissario, ironia e mistero, crimini efferati e inattesi colpi di scena si alternano creando un'atmosfera inquietante sottolineata dai disegni in bianco e nero di Edmond Baudoin - illustratore anche dell'unica graphic novel scritta da Vargas, Les quatre fleuves.
Nei tre avvincenti casi di Scorre la Senna i lettori di Vargas ritroveranno tutte le caratteristiche che hanno reso i suoi romanzi dei grandi successi. Se è necessario tutto l'intuito di Adamsberg per risolvere il caso al centro di Salute e libertà, e svelare gli insospettabili legami tra alcune minacciose lettere anonime e l'improvvisa comparsa di un barbone sulla panchina davanti al commissariato, a essere messa alla prova in Cinque franchi l'una è l'inventiva del commissario, alle prese con il testimone di un delitto poco propenso a collaborare. Mentre un omicido commesso la notte di Natale, La notte efferata, è il punto di partenza per una indagine che svela uno scambio di identità e regala ai lettori una riflessione sul Natale decisamente lontana dalla retorica della ricorrenza.
All'origine del "caso Vargas", c'è la simpatia con cui è ritratto il mondo del distretto di polizia del XIII arrondissement dove si muove il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. "Spalatore di nuvole", antirazionale, flemmatico e filosofico, Adamsberg preferisce procedere a zigzag e aspettare, brancolare nel buio finché non viene folgorato da una delle sue intuizioni geniali, lontane dal rigore della "classica" logica dell'investigatore, che lo conducono alla rivelazione finale. "L'uomo dei cerchi azzurri" segna la prima apparizione assoluta dell'insolito commissario che si trova alle prese con dei misteriosi cerchi tracciati sui marciapiedi di Parigi, in mezzo ai quali Adamsberg sente che presto comparirà un cadavere. Nel secondo romanzo che lo vede protagonista, "L'uomo a rovescio", il poliziotto sui generis deve risolvere invece una catena di orrendi delitti il cui autore potrebbe essere un lupo mannaro. Zeppa di simboli e superstizioni che parrebbero affondare nei tempi bui della Morte Nera è l'intricata vicenda in cui si trova coinvolto Adamsberg nell'ultimo romanzo di questa trilogia, "Parti in fretta e non tornare".
Adamsberg, con l'impagabile Danglard, si trova, un po' annoiato, in Inghilterra per una riunione della Grande Europa poliziesca: si tratta nientemeno che di "armonizzare i flussi migratori" con i colleghi di ventitré Paesi. Ma dove c'è Adamsberg tutto può accadere. E il ritrovamento delle diciassette scarpe - o come dice il preciso Danglard, "diciassette piedi, otto paia e un piede singolo" - spinge il nostro "spalatore di nuvole" a percorrere un'altra Europa: quella dove dopo quasi trecento anni la stirpe di Dracula non ha smesso di infestare il mondo. Tra Londra, i dintorni dell'Hauts-de-Seine e la Serbia, attraverso il "nero tunnel" che conduce alla tomba di Peter Plogojowitz, riesumato nel 1725 col sospetto di essere un vampiro, l'indagine poliziesca si intreccia all'esplorazione di quel continente ignoto che è la follia umana. Humour, fantasia visionaria, erudizione, colpi di scena, dialoghi strepitosi, capacità di indagare nelle pieghe più profonde dell'anima si fondono in un intreccio in cui Adamsberg fa i conti con il mito e la realtà del vampiro. E con un passato che sembra tornato per rovinargli la vita.