L'autore ricostruisce il processo che condusse il latino - originariamente una varietà di indoeuropeo parlata nell'VIII secolo a.C. nella bassa valle del Tevere e sui colli Albani - a differenziarsi geograficamente in una serie di varietà linguistiche, le lingue romanze, che sono oggi in uso in gran parte dell'Europa, nell'America centrale e meridionale e altrove. Di questo processo l'autore illustra le diverse fasi, offrendo un quadro sintetico delle caratteristiche linguistiche degli idiomi che ne derivarono e fornendo alcuni possibili modelli d'interpretazione delle innovazioni avvenute.
Una selezione degli scritti di uno dei maggiori filologi contemporanei. Un itinerario di grande ricchezza, che spazia dalla genesi delle lingue romanze alla storia linguistica della Sicilia e dell'Italia meridionale, alle vicende del maltese e del giudeo-spagnolo; dall'elaborazione e fruizione di testi epici, lirici e narrativi di area iberica, francese e italiana ai temi folclorici che in essi saltuariamente affiorano, fino ai problemi cruciali nella critica del testo, il lavoro del copista, il concetto stesso di autore di un testo medievale. Il tutto caratterizzato da una continua attenzione alla storia, sociale e culturale, del tempo e dell'ambiente in cui i testi vengono prodotti e utilizzati.