La Torre di Babele è un enigma archeologico, un simbolo del mondo dell'architettura, nonché un mito fondamentale della nostra civiltà. Quest'opera di Vicari prende le mosse dall'analisi dei resti risalenti al VII-VI secolo a.C.; passa poi a considerare la funzione della mitica ziggurat babilonese servendosi del testo di Erodoto che ha mutato, nell'immaginario collettivo, la Torre da quadrata a rampa spiraliforme. Infine, affronta l'aspetto mitologico connesso a questa leggendaria costruzione, la molteplicità di significati e di sensi che sono scaturiti dal racconto biblico della Genesi. Conclude l'opera una visione nel mondo dell'arte e un dibattito legato alla confusione e alla confluenza delle lingue.