Jean-Didier Vincent, il fisiologo francese racconta la storia delle scoperte sul cervello, da Cartesio fino a oggi. Le scoperte importanti su questo organo fondamentale quanto il cuore per la sopravvivenza e la vita in generale sono state molto tardive perché il cervello, a differenza di altri organi, non rivela nulla all'esame autoptico: ha bisogno di essere letto con microscopi, di essere indagato con risonanze magnetiche e Tac. È per questo che le grandi scoperte sono avvenute negli ultimi 50 anni. Questo libro racconta il percorso scientifico di indagine a partire dalle origini e a che punto siamo arrivati. Uno strumento semplice e fondamentale negli anni più "mentali" di tutta la storia dell'uomo.
Una sorta di dialogo socratico tra un padre e una figlia di tredici anni ancora completamente ignara di tutto ciò che riguarda il sesso, a parte quello che ha già studiato a scuola o sentito dire dagli amici e dalla televisione. Con un linguaggio molto preciso, diretto e appassionato, e senza mai perdere di vista il proprio ruolo di padre, l'autore guida sua figlia attraverso un'analisi di tutti gli aspetti pratici e fisiologici del sesso. Partendo dal presupposto che il sesso è il più universale degli atti (il gesto necessario che accomuna uomini e animali), descrive in modo puntuale il ruolo giocato dagli organi, dagli ormoni e dal cervello nell'atto e nell'orientamento sessuale, abbandonandosi anche a riflessioni poetiche sul rapporto tra l'amore e il trasporto fisico, immaginando tutte le situazioni in cui la ragazza potrà trovarsi durante il suo percorso amoroso e cercando di fugare in lei tutte quelle paure che possono essere generate dall'inesperienza. Il fatto che sia proprio un padre a occuparsi dell'educazione sessuale di una figlia è il punto più sorprendente e interessante di questo colloquio. Priva di qualsiasi remora dettata da retaggi culturali o religiosi, questa conversazione risponde a ogni dubbio della ragazzina, facendo leva sul fatto che il sesso non si riduce solo alla sua manifestazione fisica, perché tutto deve sempre essere guardato alla luce dell'amore.
L'avventura più esotica ed esaltante che possiamo vivere oggi è dentro la nostra scatola cranica. Grazie all'impetuoso progresso delle neuroscienze, negli ultimi anni si è spalancato un continente incredibilmente affascinante e complesso, al centro del quale vi sono il cervello e le sue cellule, neuroni e sinapsi dove prendono vita tutte le azioni (e reazioni) umane: mangiare, bere e dormire, ma anche ridere e innamorarsi. Niente di meglio, per orientarsi in un simile viaggio, di un libro pensato come una vera e propria guida e di un accompagnatore del calibro di Jean-Didier Vincent. Con tutta la sua autorevolezza di studioso di fama mondiale e il contributo di esperti di diverse discipline, con una buona dose di humour e il giusto senso della suspense, guida alla scoperta del cervello e di tutte le sue meraviglie, ma anche delle sue insidie e dei misteri che tiene ancora riserva.
In un'epoca in cui è impossibile fare filosofia senza considerare la scienza, ed è altrettanto impossibile fare scienza senza prendere in considerazione il valore filosofico delle proprie ricerche e delle proprie scoperte, un biologo e un filosofo si spiegano l'un l'altro le basi delle proprie discipline, e nel farlo le spiegano naturalmente anche al lettore alla ricerca delle risposte ad alcune domande cruciali del pensiero e della scienza moderna: cos'è l'uomo, qual è il suo posto nella natura del mondo?
In un'epoca in cui è impossibile fare filosofia senza considerare la scienza, ed è altrettanto impossibile fare scienza senza prendere in considerazione il valore filosofico delle proprie ricerche e delle proprie scoperte, un biologo e un filosofo si spiegano l'un l'altro le basi delle proprie discipline, e nel farlo le spiegano naturalmente anche al lettore alla ricerca delle risposte ad alcune domande cruciali del pensiero e della scienza moderna: cos'è l'uomo, qual è il suo posto nella natura del mondo?