L'arco di anni che racchiude la vita di Machiavelli (1469-1527) si presenta come un'età di profonde trasformazioni, che investono la stessa visione del mondo fino allora dominante. Le grandi navigazioni e i viaggi di scoperta spalancano orizzonti sconosciuti. Nel frattempo, l'Italia e l'Europa attraversano vicende cruciali: la Francia, superato il secolare conflitto con gli inglesi, ristabilisce la sua potenza; i regni spagnoli si uniscono sotto una sola corona che si avvia a imporre la propria egemonia in Europa; gli Stati italiani sono travolti da guerre che ne mettono in crisi radicale l'autonomia. E nel 1517 si accende in Germania la rivoluzione religiosa protestante, destinata a mettere in luce ì cambiamenti profondi avvenuti nelle credenze e nei sentimenti popolari, e a proiettare sul futuro dell'Europa le sue conseguenze più drammatiche: le guerre di religione e l'offensiva della Controriforma cattolica. Machiavelli è consapevole delle trasformazioni che stanno alterando la scena del mondo, e avverte l'esigenza di adeguare ad essa le istituzioni e le regole della vita politica. Cogliere il nesso fra la sua attività e le sue opere, divenute ben presto fondamentali per comprendere le vicende degli uomini uniti in società politiche, è il motivo dì fondo di questo libro: fondata sulla lezione delle cose antiche e sull'esperienza delle cose moderne, l'opera del Segretario fiorentino si mostra così in grado di promuovere una migliore intelligenza dei tempi e del mondo.
Nel Cinquecento l'affermarsi della Riforma protestante in Europa apre una stagione di aspre lotte fra i seguaci dell'antica fede e coloro che seguono le dottrine di Lutero o di Calvino. Francia, Spagna, Inghilterra e Paesi Bassi sono incendiati dalle guerre civili, strumentalizzate da complesse trame politiche e lotte di potere internazionali. In Francia, a partire dal 1560, gli eccessi e fanatismo provocano massacri e distruzioni e insanguinano il regno fino al 1598, quando l'Editto di Nantes, concedendo ai riformati parità di diritti e libertà di culto, seda il conflitto. La Spagna, maggiore potenza cattolica dell'epoca, interviene pesantemente in appoggio delle forze cattoliche francesi. I riformati francesi appoggiano invece gli indipendentisti dei Paesi Bassi che, guidati da Guglielmo d'Orange, si battono contro gli spagnoli rivendicando la libertà di culto e l'indipendenza politica saltuariamente aiutati anche dall'Inghilterra. Agli albori del Seicento, dopo un lungo secolo di lotte intestine l'Europa si presenterà assai diversa da ciò che era stata mezzo secolo prima.