L'intelligenza artificiale, i big data, la scienza moderna e internet stanno portando alla luce una verità fondamentale: il mondo è enormemente più complesso e imprevedibile di quanto ci sia permesso di vedere. Ma quella che stiamo vivendo è una trasformazione della società che ha radici e ripercussioni ben più profonde della stessa tecnologia, poiché coinvolge il nostro modo di conoscere la realtà e noi stessi. L'ultimo libro di David Weinberger ha il grande pregio di mettere l'uomo al centro della rivoluzione digitale in corso. Non si tratta, per l'autore della Stanza intelligente, di arrendersi davanti alla complessità e all'imprevedibilità del mondo contemporaneo e delle nostre società caotiche e disordinate. Al contrario, si tratta di comprendere come questa loro natura così articolata e mutevole possa diventare un volano, uno strumento di profonda innovazione, una leva creativa per ripensare il nostro ruolo nel mondo.
Il sapere, fino a pochi anni fa trasmesso su un supporto rigido e dai confini ben definiti come la carta stampata, per la prima volta nell'epoca di internet è alla nostra portata in modo pressoché illimitato. Nella stanza in cui siamo riuniti (internet) dove le fonti non sono certe e nessuno è mai d'accordo su nulla, circola molta più conoscenza di sempre, gestita con capacità superiori a quelle delle nostre singole menti e istituzioni. eppure internet non ci rende più stupidi; al contrario, questa conoscenza sempre a disposizione ci consente di prendere decisioni migliori di quelle di un qualunque esperto. Basta sapere come muoversi al suo interno. David Weinberger firma con "La stanza intelligente" un libro destinato a lasciare il segno, che ridefinisce il concetto classico di conoscenza e il suo ruolo all'interno di un mondo sempre online.
Il mondo sta diventando sempre più
disordinato, che vi piaccia o no.
Leggete questo libro e capirete perché
ciò ci renderà più intelligenti.
Chris Anderson,
autore de La coda lunga
Da semprel’uomo cerca di opporsi al disordine del mondo tracciando sentieri, catalogando specie naturali, archiviando documenti. Ma tutto il reale è costituito di atomi: ordinare ha sempre significato distribuire fisicamente gli oggetti. Questo fino all’arrivo del bit: la prima unità di informazione non legata allo spazio. Ora la stessa canzone può essere inclusa in più playlist, una sola foto essere individuata da centinaia di tag e una pagina web è raggiungibile seguendo infiniti percorsi. Questo disordine digitale cambierà non solo le nostre abitudini quotidiane, ma il modo stesso di concepire la realtà: David Weinberger, con un saggio illuminante, ci mostra come questa svolta ci condurrà al prossimo passo sulla strada dell’evoluzione.