Dopo venticinque anni di incomprensione, e incapace di capire se stessa, Donna incontra lungo il proprio percorso, il termine 'autismo' e riconosce in esso uno specchio in grado di dare senso alla sua vita, alle sue lotte e alla sua sofferenza. "Nessuno in nessun luogo" è un libro provocatorio, eloquente e intenso. Donna Williams, con acutezza e profondità rare, e senza mezzi termini, compone, pagina dopo pagina l'esperienza e i vissuti psichici ed emotivi di un sé messo a dura prova da un ambiente ostile e da un'interiorità problematica.
"Questa è la storia di come si raccolgano i pezzi dopo una guerra. È la storia di disarmi, di trattati di pace e di riconciliazioni. È la storia di come si impari a costruire un qualche luogo partendo dal nulla e un qualcuno partendo da nessuno. È la storia di un viaggio alla scoperta di come si costruiscano castelli in aria e come si rendano reali; di come si costruiscano ponti tra il sogno di volare e l'essere in grado di farlo. È la storia di Qualcuno in qualche luogo. In ognuno di noi c'è uno straniero (o più stranieri), in agguato nelle ombre delle nostre menti subconscie. Sanno di noi, ma non ci conoscono. E l'unica cosa che li tenga lì è una consapevolezza di sé (possesso di sé). Non tutti siamo nati consapevoli di averlo". (dalla Premessa)
Dopo venticinque anni di incomprensione, e incapace di capire se stessa, Donna incontra lungo il proprio percorso, il termine 'autismo' e riconosce in esso uno specchio in grado di dare senso alla sua vita, alle sue lotte e alla sua sofferenza. "Nessuno in nessun luogo" è un libro provocatorio, eloquente e intenso. Donna Williams, con acutezza e profondità rare, e senza mezzi termini, compone, pagina dopo pagina l'esperienza e i vissuti psichici ed emotivi di un sé messo a dura prova da un ambiente ostile e da un'interiorità problematica.