La portata della crisi ambientale è giunta a sfidare la teologia in termini ignoti alla tradizione: in tutte le grandi famiglie ecclesiali è presente tale consapevolezza. Per questo il volume sceglie di presentare tre brevi monografie, nelle quali l'aspetto dialogico costituisce il presupposto dell'argomentazione. Il teologo cattolico Simone Morandini tratteggia la fede nel Creatore come qualificante l'esperienza credente del mondo, lo "sguardo- con cui essa lo coglie. Per Panaghiotis Ar. Yfantis, che ci introduce all'orizzonte della riflessione ortodossa, l'esistenza contemplativa costituisce lo spazio esistenziale entro il quale elaborare una teologia della trasparenza della creazione. Il saggio del teologo valdese Fulvio Ferrario delinea una teologia che si confronta con l'areligiosità occidentale, precisando la critica al cosiddetto "antropocentrismo". Letti insieme, i tre saggi assumono l'aspetto di una conversazione, di un dialogo aperto, non convenzionale, ma vero.
Nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam il testo sacro fondatore è stato scritto da uomini e per millenni commentato solo da uomini, anche se il rapporto fra Dio e le donne si pone all’origine di ogni tradizione religiosa. Occorre arrivare alla seconda metà del Novecento per trovare delle donne commentatrici dei testi sacri. Una rivoluzione che per ora interessa più il cristianesimo e l’ebraismo che l’islam, ma ugualmente un mutamento ormai irreversibile e foriero di un ritorno alle origini delle religioni quando l’immagine femminile trovò ampio spazio e ascolto poi frenato e soffocato dal loro radicarsi in culture patriarcali. Nonostante tali millenarie cecità, il femminile resta il custode del mistero, del futuro, dell’infinito, del sacro. Bisogna attendere Gesù di Nazareth per rinvenire un cambiamento: nuova è la sua apertura alle donne, speciale e innovativo il suo particolare modo di rapportarsi al femminile. Le donne divengono portatrici protagoniste di un messaggio, non solo simboli muti e passivi del trascendente. Da qui in poi le cose cambiano. Ecco un saggio di queste diverse modalità di approccio al femminile e del dis-equilibrio ancor troppo contrastato con un maschile inquieto e in crisi.
Ali Ahmed Al Malahi Abdulrazzag, imam della moschea di Genova. Furio Aharon Biagini, ricercatore e docente di storia dell’ebraismo presso l’Università del Salento. Michela Marzano, filosofa, saggista, ricercatrice presso il «Centre national de la recherche scientifique» dell’Université Paris Descartes (Parigi). Lucetta Scaraffia, storica, giornalista, membro del «Comitato nazionale per la bioetica». Panaghiotis Ar. Yfantis, Università «Aristotele» di Salonicco (Grecia) - Istituto di studi ecumenici «San Bernardino» (Venezia).