
"L'opera qui tradotta, Grundlegung zur Rechtsphilosophie (Tübingen, 1935), può essere considerata come un'introduzione incisiva, sintetica e completa alla seconda edizione della Philosophie des Rechts." (Dall'Avvertenza di Antonio Giolitti).
Le pagine qui presentate sono una ricerca a partire dall'attività di ricerca dell'autrice presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. Si tratta di una nuova, proficua esperienza che continua il periodo da ricercatore nell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e la fase di studio trascorsa tra le Università di Heidelberg, Essen, Parigi e da ultimo San Paolo del Brasile.
Nella lunga e complessa trama storica delle tradizioni costituzionali è determinante l'incontro con le tradizioni religiose. Se è noto il percorso che, durante duemila anni, si è sviluppato fra cristianesimo, nelle sue varie denominazioni, e costituzionalismo occidentale, sicuramente meno conosciuta, se non attraverso stereotipi che contribuiscono a renderla oscura, è la storia che si impone da quasi 1400 anni nel contesto culturale islamico. Il volume, che apre la Serie "Religioni e Costituzioni", mette in luce come in realtà i due itinerari si siano intrecciati in modo complesso, con accelerazioni e ritorni, contrasti ma anche reciproche influenze: essi si sono affermati attraverso una storia reale, primariamente ed eminentemente relazionale. Ripercorrerli, nella prospettiva di creare ponti, può portare a scoperte e a sorprendenti analogie che, superando antichi e duraturi stereotipi, possono favorire il dialogo fra queste due grandi aree geopolitiche.
Il libro ferma lo sguardo sulle categorie giuridiche nitidamente modellate nel secolo XII (furono dogmi, allora), per il coraggio di chi seppe opporsi al dominante sistema feudale e signorile. Fra tanti, i giuristi e il diritto vi ebbero parte decisiva. Per secoli è stata una partita vincente. Oggi si pone una domanda: servono le categorie giuridiche, rimodellate di epoca in epoca, per liberare l'uomo da obblighi involontari o casuali o arbitrari e per formare un ordine sociale condiviso?
Dagli abbozzi di legislazione sanitaria contenuti nei regolamenti napoleonici alla prima legislazione unitaria italiana, che diede un'organica disciplina alla materia, passando attraverso l'istituzione del SSN e al suo decentramento in capo agli enti locali, fino al recentissimo d.l. n. 158/2012, il manuale offre un panorama esaustivo del diritto sanitario italiano: competenze, organizzazione, attività di prestazione.
Fonti e principi del Diritto amministrativo; Organi dello Stato; Regioni ed Enti locali; Funzioni e mezzi della Pubblica Amministrazione; Pubblico impiego; Procedimento ed atti amministrativi; Contratti della Pubblica Amministrazione; Servizi Pubblici; Crescita e spending review; Giustizia amministrativa; Indici sistematici, cronologici e analitici.
Costituzione; Testo del Codice e disposizioni di attuazione; Appendice di leggi complementari e modifiche in materia di compensi dei professionisti; Nuova legge sul condominio.
Costituzione; Testo del codice e disposizioni di attuazione; Appendice e leggi complementari; Nuova legge anticorruzione e disposizioni per la ricerca delle persone scomparse.
Dieci passi verso una giustizia effettiva. Un percorso quasi obbligato per rivitalizzare un sistema soffocato dal suo stesso peso. Michele Vietti ritorna sulla priorità della giustizia italiana con un "decalogo" operativo che offre gli spunti per un ampio progetto di riforma.
Questo scritto fu pubblicato per la prima volta nel 1946 per conto del Consiglio Federale delle Chiese Cristiane Evangeliche d'Italia che ne aveva affidato la redazione a Giorgio Peyrot (1910-2005). Con esso si intendeva porre all'attenzione dei Costituenti la necessità di affermare una libertà religiosa eguale per tutti e senza discriminazioni, con il superamento delle disposizioni più illiberali. Ad esempio l'impedimento al ministro di una determinata confessione acattolica, sprovvisto di approvazione governativa, di esercitare liberamente gli atti conseguenti al proprio ministero in privato e in pubblico. Giorgio Peyrot è stato Docente di Diritto Ecclesiastico presso la Facoltà Valdese di Teologia e all'Università di Perugia. Fu personalita? di rilievo nel panorama degli studi giuridici e delle relazioni tra societa? civile e societa? religiosa e strenuo difensore delle minoranze religiose.
Il manuale intende offrire una trattazione quanto più possibile storicizzata alla ricerca delle radici del moderno diritto privato dei paesi dell'Europa continentale, per la qual cosa valorizza secie per certe tematiche roprio le Istituzioni giustinianee.