
Questo libro ripercorre le vicende storiche dell'interdizione giudiziale in una delle fasi più creative del diritto europeo. Al crocevia fra elaborazioni teoriche e pratiche sociali, emerge il confronto, non sempre pacifico, tra saperi diversi. L'intreccio disciplinare fra diritto e medicina impone, nella Francia rivoluzionaria, una costante ridefinizione dei contorni della follia. Tra antico e nuovo, è solo con la codificazione del diritto, nel 1804, che si verifica una vitale cesura con l'Ancien Régime: il Code Civil nasce in un'epoca segnata dalla tensione tra urgenze della riforma e nostalgie della tradizione. Per mettere a fuoco le questioni giuridiche più rilevanti, questo libro attinge a piene mani ai primi progetti del Code Civil, ai dibattiti che ne hanno animato i lavori preparatori, ai trattati di medicina e alle opere della dottrina e della giurisprudenza di quegli stessi anni. Dalla tutela dell'interdetto al consiglio di famiglia, dagli strumenti di controllo alla forza invasiva della legge, dall'iconografia giuridica del prodigo agli aggiustamenti mimetici degli interpreti.
Il Dizionario di Economia e Gestione aziendale nasce dall'esigenza di disporre di uno strumento agile e completo che permetta di comprendere la miriade di lemmi ed espressioni - spesso desunti da altre discipline (diritto commerciale, fallimentare, comunitario, matematica attuariale ecc.) utilizzati da questa branca dell'economia. Le novità legislative in campo fiscale e societario (si pensi alle riforme dell'imposizione diretta, del diritto delle società e del mercato del lavoro) e la continua e ulteriore evoluzione del contesto in cui le aziende operano hanno reso indispensabile un accurato ed incisivo aggiornamento delle voci già esistenti, nonché l'inserimento di nuovi termini. Le circa 8000 voci presenti spaziano dalle definizioni delle tradizionali funzioni aziendali (contabilità, gestione del personale, commercializzazione del prodotto) fino alla moderna terminologia derivante dai più recenti fenomeni quali il commercio elettronico ed alle nuove prospettive offerte dalla globalizzazione dei mercati. Destinatari del volume sono le figure che quotidianamente entrano in contatto con le problematiche aziendalistiche (imprenditori, manager, commercialisti, consulenti del lavoro, tributaristi, giuristi d'impresa, consulenti aziendali ecc.) nonché gli studenti delle facoltà economico-aziendali per i quali costituisce un vademecum utile per l'intero corso di studio.
"Fare giustizia" significa risolvere i conflitti che insorgono tra le persone, secondo i principi della legge e del diritto, attraverso l'intervento di un terzo che giudichi al di sopra delle parti. Detto così funziona egregiamente, ma in concreto cosa succede nelle aule giudiziarie? L'Italia è il paese europeo dove i processi durano di più mentre il conflitto tra magistratura e politica ha raggiunto livelli mai visti. Questo libro tratteggia lo sviluppo delle strutture giudiziarie nei paesi democratici ed entra nel vivo dell'articolazione del sistema giudiziario italiano: l'organizzazione, i protagonisti, i processi. Vengono così illustrate le ragioni della crisi della nostra giustizia e analizzati i possibili rimedi.
La presente edizione è stata aggiornata tenendo conto dei nuovi orientamenti dottrinari e giurisprudenziali, della recente evoluzione della prassi e di quanto concretamente accade nella Comunità internazionale: rilevano, in proposito, il pieno riconoscimento della soggettività internazionale dell'individuo, il dibattito circa lo status della Palestina, i contributi apportati al processo di integrazione europea dal Trattato di Lisbona (che, ad esempio, conferisce alle norme prodotte dall'Unione il rango di vere e proprie "fonti legislative"), il crescente sviluppo del diritto internazionale penale, in virtù del quale potrebbe essere ammessa la processabilità di Gheddafi dinanzi al Tribunale de L'Aja per i crimini contro l'umanità commessi nella guerra scoppiata in Libia nel febbraio 2011, il dibattito dottrinale sulla legittimità o meno della cd. "guerra preventiva". Per come è concepito, dunque, il testo costituisce un supporto completo, rapido ed efficace per lo studio e il ripasso della materia, di particolare utilità alla preparazione di esami e concorsi.
Nel Novecento la Chiesa cattolica ha affidato al Concilio Vaticano II il compito di «definire in modo nuovo la relazione tra fede e scienze moderne» (Benedetto XVI, Discorso alla Curia Romana, 22 dicembre 2005). Riconoscendo il «grandioso» progresso delle «scienze naturali e umane» (Gaudium et spes, n. 54) il Concilio ha espresso aperture significative alla psichiatria, alla psicologia e alla sociologia. È stata una svolta antropologica i cui effetti hanno interessato il pensiero della Chiesa nel suo insieme: sia le discipline speculative, come la teologia e l’antropologia cristiana, sia quelle pratiche, come il diritto e in particolare il diritto canonico matrimoniale. Prima ancora che nella legislazione, la fisionomia giuridica dell’antropologia conciliare si è delineata nella giurisprudenza canonica, dove i giudici ecclesiastici hanno rielaborato in chiave interdisciplinare e in funzione giuridica i principi antropologici del Vaticano II. Nel suo sforzo interpretativo, la giurisprudenza rotale ha dovuto selezionare i propri riferimenti alle scienze moderne. La giustizia della Chiesa ha accettato e utilizzato molte discipline e dottrine scientifiche. Altre, invece, sono state considerate scienze ‘proibite’. Il libro di Gabriele Fattori prova a rileggere la svolta antropologica conciliare alla luce delle sue applicazioni giurisprudenziali. Un ampio Repertorio giurisprudenziale ricostruisce la bibliografia scientifica e giuridico-interdisciplinare della Rota Romana nel post-Concilio. Attraverso le opere a carattere scientifico e gli Autori citati nelle sentenze rotali la ricerca risale alle scienze e alle correnti scientifiche in uso nella giurisprudenza canonica postconciliare dimostrando come la svolta scientifica conciliare sia stata coniugata nel tempo con i tradizionali riferimenti teologici, antropologici e giuridici del diritto canonico.
Gabriele Fattori è Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Genova dove insegna Diritto e religioni nei Paesi del Mediterraneo. Per la collana «Sinodi e concili dell’Italia post-unitaria» ha curato (Roma 2006) l’edizione critica de «I concili provinciali di Cagliari (1886), Benevento (1895) e Milano (1906)». Ha pubblicato il volume Scienze della psiche e matrimonio canonico. Le norme delle allocuzioni pontificie alla Rota Romana (Siena 2009).
Quest'ultimo lavoro di Niccolò Del Re ricostruisce la storia di una figura della Corte pontificia incaricata di speciali funzioni all'interno dell'amministrazione statale, cioè l'Auditor SS. Domini Nostri Papae (l'Uditore di Sua Santità), carica scomparsa con la riforma della Curia compiuta da Paolo VI nel 1967. Il volume ne descrive le origini, le attribuzioni e i compiti, non soltanto nel ruolo di consigliere pontificio, ma anche in quello di referente per la scelta e la nomina dei vescovi, e di delegato all'esame dei ricorsi contro le sentenze dei vari giudici e delle Congregazioni romane. Infine viene ripercorsa la storia dell'Uditore di Sua Santità, scandita dalle Costituzioni pontificie che a partire dal secolo XVII ne ampliarono o ridussero i poteri e le funzioni, fino a sancirne la sua definitiva scomparsa.
Affermati nel 1945 dalla Dichiarazione universale e difesi dalla Comunità internazionale i diritti umani sono proclamati e violati, celebrati e calpestati ogni giorno. Questo libro offre una guida per districarsi tra i meccanismi di garanzia - dall'Onu alla Corte europea, alla Commissione africana - segnalandone i punti di forza e le debolezze. Nel Ventesimo secolo sono state gettate le basi normative per la tutela internazionale dei diritti umani; la sfida del Ventunesimo secolo è dare più concretezza ai diritti in tutte le regioni del mondo cercando di rendere gli Stati davvero responsabili della protezione della dignità umana.