La scienza e la ragione di fronte al mistero della vita oltre la vita. Testimonianze sorprendenti di scienziati, medici e luminari di fama internazionale che, invece di spiegare razionalmente alcuni fenomeni considerati paranormali, hanno sottolineato che potrebbe assolutamente esistere qualcosa oltre la fine della vita terrena. Un ragionevole dubbio può esistere.
Più di 1500 anni fa, san Benedetto creò una Regola per organizzare la comunità monastica. La sua essenziale genialità offre agli imprenditori e ai manager di oggi idee intramontabili e culturalmente valide sulle organizzazioni occidentali e l'amministrazione del personale, concentrandosi sulla responsabilizzazione dei dipendenti, sulla gestione attuata in maniera scientifica e sui vantaggi della cooperazione. L'applicazione della Regola di san Benedetto consente di creare e mantenere organizzazioni efficienti, mentre "fornisce uno sbocco per l'affermazione individuale nello schema degli obiettivi di squadra". Una lettura utile per chiunque si trovi nella posizione di influenzare produttività, formazione e riuscita complessiva della propria organizzazione, perché fornisce efficaci strumenti per eliminare la negatività nelle organizzazioni; ottimizzare il lavoro di squadra; servirsi della cooperazione per vincere; integrare lavoro e spiritualità; raggiungere la realizzazione delle proprie doti e potenzialità; sviluppare un'organizzazione creatrice di conoscenza.
La prima, vera tappa della lunga storia dell'alchimia risale all'inizio dell'età del ferro, quando l'uomo, con l'aiuto del fuoco, riuscì a estrarre i metalli dai minerali grazie a metodi di fusione che padroneggiava perfettamente. In tal modo il fabbro, antenato dell'alchimista, divenne il "sacerdote" di una religione arcaica che è poi confluita nello sciamanesimo. Gradualmente, attraverso l'Egitto, la Grecia e il mondo arabo, l'archetipo alchemico si nutrì, nel bacino del Mediterraneo, del simbolismo degli universi religiosi che incontrò e che a sua volta fecondò per mezzo di apporti originali di notevole ricchezza. A lungo considerata come un insieme di fantasticherie del tutto prive di consistenza, l'alchimia è uscita dall'ambito del segreto grazie ad alcuni lavori universitari che hanno saputo metterne in luce il carattere profondamente originale. Storia delle scienze, storia delle religioni, psicologia e psicanalisi sono alcuni degli ambiti in cui essa oggi occupa un posto indiscutibile. In una società nella quale la ricerca del senso è più che mai una preoccupazione, è finalmente giunto il momento di vedere come e perché la via dell'alchimia cristiana, che rappresenta un cammino spirituale di grande originalità, può essere ricollegata al fatto religioso e, più specificamente, al Cristianesimo.
Il nuovo libro di di Simone rappresenta qualcosa di innovativo nel campo dei rapporti tra aldiqua e aldilà. A differenza di quanto accadeva fino ad ora erano le entità disincarnate e gli spiriti evoluti a dare messaggi e insegnamenti agli incarnati - in questo caso, come in una sorta di rivoluzione copernicana, sono le entità a chiedere lumi e conoscenza agli incarnati. Le comunicazioni, rese possibili dall'intervento di Symbole, avvengono attraverso una medium canadese, la quale, circa tre anni or sono, prese contatto con di Simone per domandargli un parere circa la validità di questi e vari altri fenomeni da lei vissuti. Ne è nata una collaborazione e una ricerca che continua tuttora e che è destinata ancora a evolvere.
Dopo il "Libro degli spiriti", pubblicato per la prima volta nel 1857, Allan Kardec giudicò opportuno continuare il discorso iniziato con quel testo - del quale era stato "curatore" e parziale autore - con la pubblicazione di una rivista, che vide la luce agli inizi del 1858 sotto il nome di "Revue Spirite". Kardec la diresse per undici anni, cioè fino alla morte, facendone uno strumento che perfezionava e completava il sistema filosofico della dottrina spiritualista da lui elaborata. Pertanto, la scelta degli articoli e degli argomenti, l'impostazione di fondo e numerosi scritti originali e commenti si devono proprio al pensiero e alla penna dello stesso Kardec. Attingendo alla ricca miniera costituita dalle annate della "Revue", è stato così possibile riunire ora in un volume gli scritti più interessanti e originali, scelti e coordinati per argomento. In particolare, questo libro raccoglie casi, commenti e comunicazioni relativi a quei fenomeni che vengono comunemente definiti come "ossessioni" e "possessioni", cercando di darne adeguate spiegazioni alla luce dello spiritismo e delle teorie propugnate e diffuse da Allan Kardec.
Si può comunicare con il pensiero? È possibile muovere gli oggetti solo con un atto di volontà, senza toccarli? Qualcuno riesce davvero a prevedere il futuro? È per rispondere a domande come queste che 125 anni fa è stata organizzata un'attività di ricerca che ha assunto, nel tempo, la denominazione di "parapsicologia" e che si è sviluppata, da un lato, con l'analisi delle esperienze che si impongono spontaneamente nel corso della vita; dall'altro, con lo studio di effetti "anomali" indotti sperimentalmente in laboratorio. Dopo aver ripercorso le linee essenziali della storia di questa disciplina, il volume si incentra in particolare sulle indagini sperimentali in parapsicologia, valutando il "peso" delle evidenze a partire dai risultati di studi e ricerche disponibili sulle riviste scientifiche. Sulla base di quel che si può ormai considerare accertato, vengono infine tratteggiate le spiegazioni e teorie più suggestive oggi discusse in ambito scientifico.
Dopo aver svelato nei suoi libri cosa succede nelle vite passate e future delle persone, la celebre sensitiva Sylvia Browne accompagna ora i lettori in un viaggio originale attraverso il mondo dei sogni, spiegando come essi, ben lungi dall'essere un'accozzaglia di immagini e sensazioni messe casualmente insieme dall'inconscio, siano invece dei potenti messaggi che possono influenzare ogni aspetto della vita, dalla carriera alla salute, dall'amore alla felicità.
Dalle prime intuizioni di Ugo Foscolo ai fondamentali studi di Gabriele Rossetti, da Giovanni Pascoli a René Guénon, la problematica dell'ermeneutica dantesca è stata interpretata in termini iniziatici ed esoterici e in una prospettiva intellettuale più elevata, nonostante l'ostracismo della critica dantesca ufficiale. Il Collegio Mediolanum del Rito Simbolico Italiano ha posto al centro dell'attenzione le opere degli autori menzionati, nell'intento di dare un contributo teso a rilanciare gli studi sui significati più profondi dell'opera dantesca, come si evince dai saggi di Piero Vitellaro Zuccarello e Luigi Della Santa. La questione della censura delle opere concernenti l'esoterismo di Dante s'intreccia con la prolungata rimozione dal panorama culturale italiano della questione delle fonti islamiche della Divina Commedia, che ancora in certa misura persiste. In Italia una tale rimozione è durata più a lungo che in altri paesi, a causa di un becero nazionalismo e da un malinteso senso della "cattolicità" di Dante. Nel saggio di Grossato sono state anche esaminate le concezioni politiche universalistiche di Dante, poggianti sull'idea da lui propugnata di un impero universale spiritualmente legittimato, concezioni che si riscontrano sia nel ghibellinismo occidentale sia nell'Islam. Infine, Marco Vannini ha fornito un raffronto fra le prospettive di Dante e quelle del grande metafisico tedesco Meister Eckhart.
Che ci piaccia o meno, il nostro nome di battesimo ci accompagna per tutta la vita e, anche quando scegliamo di farci chiamare in modo diverso da amici e parenti, ricompare continuamente nei documenti ufficiali e sui registri anagrafici. "Il libro dei nomi" di sicuro non potrà cambiare il nostro nome qualora non ci piaccia, ma certamente ci aiuterà a sceglierne uno appropriato per i nostri figli, rendendoci edotti del suo significato, della sua origine e della sua diffusione. Non solo, ma questo dizionario ordinato alfabeticamente e per tipologia, sa anche rispondere a domande insolite e curiose, svelando le qualità arcane insite in ogni nome, i suoi legami con gli elementi del mondo della natura, come pietre e profumi, e le sue segrete analogie con i numeri e le date. Per chi volesse saperne di più, il volume è corredato anche da complete sezioni sui santi patroni di città o di professioni, oltre che su quelli invocati in caso di malattia e di calamità. Completa il libro un'aggiornata appendice relativa ai nomi più popolari del Terzo millennio.
In questi ultimi anni la ricerca sulla morte ha compiuto molti passi avanti: si sono conosciuti nuovi casi, si sono compiute ulteriori inchieste, sono state pubblicate testimonianze di coloro che sono giunti alle soglie della morte e sono stati richiamati alla vita grazie alle moderne tecniche di rianimazione. Questo libro, che prende in considerazione il materiale finora disponibile, presenta una vasta documentazione raccolta in Italia e all'estero, fa confronti con la casistica del passato e prende in considerazione anche elementi totalmente nuovi: le esperienze in punto di morte dei bambini, quelle dei nati ciechi, quelle di persone appartenenti a religioni diverse, quelle di chi ha tentato il suicidio, le esperienze oniriche dei morenti e altro ancora. La casistica in oggetto è contraddistinta da grande armonia e positività, ma un capitolo è dedicato anche a certe esperienze che presentano elementi di segno opposto, con riflessioni e commenti che fanno capire come alla fine per tutti ci sia grazia e illuminazione.
Il testo, attribuito alla leggendaria figura del Conte di Saint Germain, anno dopo anno, nutre nuove generazioni di lettrici e lettori del potente messaggio di liberazione spirituale che propone. Per l'ampiezza dei temi e del pubblico interessato, la Trilogia può essere affiancata a Siddharta di Herman Hesse. Dagli insegnamenti di questo prezioso libro è nato anche un movimento spontaneo che riunisce persone il cui scopo è apprendere ad essere se stessi al di là dei condizionamenti.Arcangelo Miranda ha rivisitato il testo di Saint Germain e l'ha integrato con altri due classici del pensiero, realizzando una Trilogia di opere davvero importanti e autorevoli: a fianco del Conte di Saint Germain troviamo A.M. King, un illustre filosofo contemporaneo, e un breve testo del Conte di Cagliostro, famoso adepto perseguitato e incarcerato come eretico."Io sono un Uomo libero, di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio il mio Essere spirituale vive la sua eterna esistenza e, se m'immergo nel mio pensiero, se proietto il mio Spirito verso un modo di vivere lontano da quello che voi regolarmente percepite, io divento Colui che desidero".
Anello di congiunzione tra il sacro e il profano, ponte tra l'umano e il divino, il vino racchiude in sé tutta l'ambiguità del sacrificio: necessario e salvifico, ma allo stesso tempo proibito e cruento. Di qui il suo legame con il sangue e con le iniziazioni, elementi da sempre presenti in tutte le religioni. Trait d'union fra Dioniso e Cristo - morti, risorti e poi divinizzati - il "sangue della terra" è parte integrante dell'Eucaristia, un rito che richiama quei sacrifici in cui bere il sangue della vittima permetteva di accedere a uno stato altro. Stato "altro" o forse stato "oltre", con tutto ciò che comporta. Chi incarna meglio di Ulisse la figura di "colui che va oltre"? Non a caso nell'Odissea il vino scorre a fiumi. La "prima sbronza della storia" si deve del resto a un altro grande navigatore: una volta terminato il diluvio, Noè fece il vino e si ubriacò, rivelando cose che avrebbe dovuto tacere. Il libro di Charpentier è un viaggio lungo la storia della bevanda sacra agli dèi, e può essere letto seguendo percorsi interni in cui tutto ritorna. Ritorna Atlantide, i cui re traevano forza dal sangue ancora caldo dei tori appena sacrificati. Ritorna il duplice valore del vino, medicina e maledizione, dono e veleno. E ritorna la coppa del Graal che, in maniera simbolica, racchiude tutto questo, ma che concretamente contiene del vino. O del sangue.