Due sono i principali obiettivi del volume. Il primo è illustrare le maggiori teorie sulla devianza, da quelle classiche ai filoni più recenti e di frontiera. Il secondo è fornire un quadro empiricamente fondato dei principali temi della ricerca, come la prostituzione, i reati violenti, i reati contro la proprietà, il suicidio, il consumo di sostanze legali e illegali, i tipi di sanzione e il funzionamento dei sistemi di sanzione, primo fra tutti quello penale. Punti di forza del testo, pensato soprattutto per gli studenti universitari, sono l'adozione di una prospettiva storica e la scelta di privilegiare il contesto europeo.
Il progetto per l´azione sociale costituisce nel campo dei servizi alla persona una novità, ma anche una indicazione delle politiche sociali più recenti. Si tratta di ripensare il lavoro dell´operatore sociale nella sua dimensione interpersonale e nella prospettiva di un governo delle opportunità e delle risorse. Il volume raccoglie apporti metodologici puntuali che consentono di andare a fondo su ciascuna delle diverse fasi di sviluppo del ciclo di progetto, offrendo spunti teorici, processi metodologici e strumenti di lavoro utili per il montaggio, per la pianificazione e per il monitoraggio di progetti di azione sociale.
L´operatore, attraverso l´acquisizione di abilità nell´elaborazione e attuazione di progetti e nell'utilizzazione di strumenti di lavoro specifici, potrà avvicinarsi ad una mentalità ed un'attitudine di tipo progettuale.
I giovani studenti del corso di laurea, gli specializzandi e una pluralità di professionisti (assistenti sociali, psicologi, medici, sociologi, educatori, funzionari, amministratori, operatori delle organizzazioni non profit) troveranno in questo volume uno strumento utile per sviluppare una progettualità a livello dell´azione sociale.
Pochi temi sono stati tanto cruciali e controversi nella storia del XIX e del XX secolo come il cosiddetto 'Welfare State', per molti versi uno dei momenti fondanti della nuova identità dello Stato moderno. In questa edizione italiana, Ritter ne ricostruisce il percorso di formazione e di sviluppo spingendo la sua analisi fino agli esiti più recenti, mentre nel capitolo finale due studiosi italiani, Gaeta e Viscomi, forniscono una lettura specifica della vicenda dello Stato sociale nel nostro paese.
Devianza e criminalità costituiscono l'aspetto speculare dell'integrazione sociale, il rovescio della medaglia per chi si interroga su ciò che "tiene insieme" la società. Questo volume offre un'esemplare rassegna degli approcci scientifici elaborati per spiegare le diverse forme di comportamenti devianti e criminali. Le prospettive presentate sono prevalentemente di tipo sociologico, ma non sono trascurate quelle psicologiche e quelle biologiche. Di ciascuna teoria sono illustrati gli sviluppi nel tempo, le ricerche che l'hanno corroborata o meno, le possibili implicazioni politiche. Accanto alle prospettive consolidate (scuola positivista e scuola di Chicago, teoria dell'anomia e teoria dell'etichettamento), sono proposte anche quelle più innovative, ad esempio le analisi criminologiche basate sulla teoria della scelta razionale (che ragiona in termini di costi e benefici) e sulle teorie di genere.
Indice:Prefazione. - I. Introduzione. - II. La scuola classica. - III. La scuola positiva. - IV. La Scuola di Chicago. - V. Teoria dell'associazione differenziale. - VI. Teoria dell'anomia. - VII. Teorie della subcultura. - VIII. Teoria dell'etichettamento. - IX. Teoria del conflitto. - X. Teoria del controllo sociale. - XI. Teoria dell'apprendimento sociale. - XII. Teorie razionali. - XIII. Teorie di genere. - XIV. Il futuro delle teorie criminologiche. - Riferimenti bibliografici. - Indice dei nomi.
Frank P. Williams III insegna nella California State University a San Bernardino. Marilyn D. McShane insegna nella Northern Arizona University.
Perché è così difficile uscire dalla sindrome delle parole e realizzare davvero le organizzazioni centrate sul cliente interno ed esterno, piatte, flessibili, innovative, creative, capaci di apprendere? Perché tanti progetti di qualità non raggiungono in pieno gli obiettivi sperati? Il tema dell'empowerment rappresenta una proposta originale, un certo senso di frontiera, per coagulare i concetti e i temi sottesi a queste domande e rilanciare la centralità dell'uomo e le condizioni in cui le sue competenze e le sue potenzialità siano utilizzate al meglio, trasformandosi in reali "potenze" e "facoltà".
Le reti sociali incontrano un interesse crescente non solo degli studiosi, ma anche degli operatori che, lavorando sul campo, le scoprono, le valorizzano e sono sollecitati ad agire con esse, affinché alcune situazioni di bisogno possano essere condivise, prese in carico e risolte. L´intervento di rete è una forma di lavoro sociale che, privilegiando l´azione a livello delle reti naturali dei soggetti, permette all´operatore di accompagnare e sostenere un processo di maturazione delle reti verso l´autonomia e verso il collettivo. Nella prima parte del volume i contributi di esperti (Brodeur, Colozzi, Di Nicola, Donati, Folgheraiter, Sanicola) consentono una puntualizzazione teorica sulle reti sociali; nella seconda parte il contributo di Christiane Besson introduce a un rigore metodologico rispetto all´intervento, indicando un percorso, precisando il setting e proponendo l´uso di strumenti specifici per l´intervento di rete.