Il ruolo del paesaggio e la delineazione di una sua fisionomia: è questo il tema centrale del volume. Un argomento importante della psicologia sociale che si interroga su cosa sia oggi il paesaggio, che cosa insegna e come possa essere insegnato, indagando anche un particolare tipo di paesaggio che è il nostro, quello mediterraneo, capace di ispirare ancora una psicologia sociale, e addirittura un modello non solo educativo.
li volume offre un quadro completo e aggiornato della conoscenza psicologica sui processi di giudizio e decisione. Il testo comprende un capitolo introduttivo e undici capitoli che trattano in modo approfondito argomenti specifici. Oltre ad affrontare temi tradizionali, il volume approfondisce l'analisi dei processi cognitivi, emotivi e neurali che sottendono i giudizi e le decisioni. Il testo offre inoltre un quadro aggiornato della ricerca su importanti aspetti solitamente trascurati dai manuali. Ciascun capitolo, preceduto da un riassunto, propone al lettore domande di auto-valutazione e consiglia letture di approfondimento. Il testo è corredato infine di un sito internet in cui i docenti troveranno i materiali per la didattica e gli studenti un percorso di autoverifica con domande a scelta multipla.
Questo libro propone una riformulazione del trauma in termini evolutivo-relazionali, come risultato della mancata elaborazione delle emozioni traumatiche, ovvero di quelle emozioni non simbolizzate nell'ambito delle relazioni primarie. Il bambino, se maltrattato, non può sviluppare l'autostima e la capacità di comprendere gli stati mentali propri e dell'altro, qualità necessarie a esplorare con fiducia l'ambiente circostante e quindi a costruire relazioni significative. Le esperienze croniche di trascuratezza hanno effetti negativi su svariate aree del funzionamento del bambino dando origine, ad esempio, a somatizzazione, difficoltà di sintonizzazione emotiva, mancanza di controllo degli impulsi, come anche, nei casi più gravi, a stati dissociativi. La perdita di una base sicura, insomma, rappresenta una condizione traumatica capace di predisporre il soggetto alla depressione, alla dipendenza patologica, ai disturbi del comportamento alimentare. E non sempre è in relazione con maltrattamenti espliciti, come indica il fatto che la disorganizzazione dell'attaccamento è per lo più connessa a esperienze traumatiche irrisolte del genitore, le quali si riflettono sullo stato dissociativo del bambino. Il presente volume esamina le possibili relazioni causali fra le esperienze traumatiche e la psicopatologia, a partire dalla teoria dell'attaccamento, dell'infant research e dalle recenti scoperte neuro-biologiche sulla natura relazionale della mente.
Che cos'è la sindrome di Down, perché può nascere un bambino con la trisomia 21, e come aiutarlo a crescere fino a farne una persona autonoma e integrata nel mondo della scuola e del lavoro? Il volume, dedicato a genitori, insegnanti, operatori, ripercorre la storia di vita delle persone con sindrome Down e della loro famiglia: il momento difficile della nascita, in cui ai genitori viene comunicato che il proprio figlio è nato con una disabilità, la necessità dei continui controlli medici dall'infanzia all'adolescenza, il lungo percorso educativo attraverso le terapie di riabilitazione, infine il distacco dalla famiglia e la conquista dell'indipendenza, di un posto di lavoro, ma anche di una propria vita affettiva fatta di relazioni di amicizia e di amore.
A volte, le decisioni che le persone prendono non hanno un esito positivo e queste vorrebbero aver scelto diversamente. L'emozione che si prova in una situazione del genere è il rammarico. Il volume presenta i risultati di ricerche scientifiche recenti sull'argomento, illustrando i diversi ambiti decisionali in cui il rammarico si verifica, in particolare nelle decisioni di vita e di consumo. Il libro spiega i processi cognitivi legati al rammarico e parla delle differenze individuali, mostrando in tal modo anche come è possibile evitare di pentirsi delle proprie decisioni.
Il contributo che Maria Montessori ha dato alla pedagogia italiana ha attraversato il tempo e conserva intatto il suo valore anche oggi. Nel presente volume si mette a confronto la Montessori con alcune delle punte più avanzate della riflessione psicopedagogica, sociologica, etologica, filosofica e letteraria (Piaget, Bruner, Hayek, Lorenz Camus, Popper tra gli altri); accostamenti inaspettati che permettono di esplorare aspetti poco valorizzati o malintesi del messaggio educativo montessoriano.
Chi sono i volontari e perché si parla di tipi differenti di volontariato nelle diverse fasi del ciclo di vita? Chi sono i giovani volontari? Quali risorse rappresentano gli anziani impegnati nel sociale? Il testo risponde ai numerosi interrogativi posti dalla comunità e dalle associazioni di volontariato circa le potenzialità di questo fenomeno in crescente espansione. Il volume si rivolge ad esperti/operatori di organizzazioni di volontariato, di psicologia di comunità e a studenti e docenti di psicologia e sociologia.
Questo volume fornisce una panoramica dei testi utilizzati nella valutazione psicologica attingendo non solo alla tradizione anglosassone ma anche, e sopratutto, ponendo attenzione agli strumenti prodotti in ambito italiano ed europeo. Accanto a una prima presentazione dei parametri fondamentali attraverso cui valutare la qualità degli strumenti, vengono poi descritte le diverse batterie di test, le loro caratteristiche metriche e gli ambiti di intervento in cui applicarle.
Il lavoro è un destino della nostra specie, in esso ci realizziamo, ma il suo degenerare in produttivismo rischia di farci perdere di vista il suo significato. Così il consumismo, suo fratello gemello, rischia di trasformarci in "forzati dello shopping". Medicina o malattia, il lavoro riempie le nostre vite. L'autore esplora come il lavoro si moduli nelle diverse stagioni dell'esistenza, dall'infanzia all'età adulta e i problemi che esso pone alla famiglia ma mostra, al tempo stesso, il volto ludico che esso possiede quando ha la forza di una vocazione e le energie creative del gioco. Il testo ripercorre la storia e la filosofia del lavoro in occidente, per ricercarne un senso nella società tardomoderna, ritrovandolo proprio in un educare alla vita activa capace di modellare il carattere e dare sostanza ai valori. Ne emerge così un'antropologia pedagogica del lavoro, un educare "con" il lavoro e non "al" lavoro, una rivincita dell'apprendistato, riscoprendo il senso dell'apprendere, non quello della mera "occupabilità". Un lavoro considerato non come semplice mezzo per guadagnarsi da vivere ma come parte della vita stessa, con il suo piacere di fare e la soddisfazione di operare in comune.
Bambini irrequieti, incapaci di mantenere l'attenzione e di controllare l'impulsività, non tollerano regole e attese e sfuggono al controllo dei genitori. Di fronte a questi comportamenti genitori ed insegnanti attribuiscono al bambino o a se stessi colpe inesistenti. La causa non è un'educazione inadeguata. Si tratta di bambini che soffrono del "Disturbo da deficit di attenzione e iperattività", una diagnosi recente di un vero problema dell'età evolutiva. Nel volume sono definite le caratteristiche cliniche del disturbo, per poi illustrare quali terapie e quali trattamenti possono condurre il bambino e la sua famiglia verso un'esistenza più serena.
Il comportamento dell'uomo è frutto di molte capacità e di molte passioni, ma nelle condizioni di ritardo mentale queste appaiono ridotte, impoverite e distorte. Abbiamo a che fare con una condizione limite, chiamata impropriamente ritardo, una condizione poco conosciuta e spesso solo banalmente quantificata. Due tra le voci più autorevoli della neuropsichiatria infantile spiegano cosa accade nella persona con ritardo mentale e spiegano come la mente può essere ferita ma mai distrutta. Ed è proprio questo che apre uno spazio fecondo per un intervento riabilitativo.