Gli Appunti, scritti nel 1951, furono una delle poche letture formative per la prima generazione di sindacalisti degli anni Cinquanta. Ancora di estrema attualità, il manuale rappresenta lo sforzo compiuto nel dopoguerra per far uscire il sindacato dal provincialismo culturale del ventennio corporativo. Secondo Mario Romani l'obiettivo centrale per il sindacato agli inizi degli anni Cinquanta era, infatti, fondare una nuova cultura, un nuovo modello di azione sindacale, innanzitutto attraverso la formazione di un nuovo gruppo dirigente.
Sullo sfondo delle vicende della finanza e del mercato internazionale, Castronovo ha ricostruito l'itinerario dell'economia italiana e i suoi tratti distintivi sulla base di una prospettiva d'insieme, in connessione sia con gli eventi politici e gli orientamenti ideologici e culturali, sia con i mutamenti della società e del costume. Vengono cosi rievocate, unitamente all'opera dei principali attori della vita economica e delle diverse componenti del mondo del lavoro, le fasi più significative di un processo di sviluppo che non è stato né univoco, né lineare, anzi territorialmente difforme ed estremamente accidentato.
La ricerca psicopedagogica di matrice cognitivista di questi ultimi decenni ha concettualizzato l'apprendimento scolastico come processo in cui l'allievo elabora attivamente la conoscenza. Questa concezione appare tuttora valida, ma studi recenti mostrano l'esigenza di ampliarla e integrarla. Da un lato, si sottolinea la dimensione affettivo-motivazionale dell'attività cognitiva, non abbastanza considerata dall'approccio di information processing; dall'altro, la prospettiva socioculturale, influenzata dalle ricerche interculturali e dal pensiero di Vygotskij, afferma polemicamente che l'attività cognitiva non si svolge solo "nella testa" dell'individuo, ma nei contesti di interazione sociale.
Per realizzare una buona qualità dell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità e un'efficace azione inclusiva per i molti alunni più con bisogni educativi speciali vi è la necessità di rendere sempre più "speciale" la "normalità" del far scuola tutti i giorni. La normalità della didattica e dei problemi educativi e formativi va decisamente arricchita di strategie efficaci e aspetti tecnici che provengono dalla pedagogia speciale (special education) e dalla psicologia dell'educazione. In questo modo, per l'alunno disabile o con bisogni educativi speciali è la normalità del relazionarsi e dell'imparare con tutti gli altri alunni, che gli dà identità, appartenenza, sicurezza, autostima.
A Sen si deve la rielaborazione in ambito economico di concetti chiave, come quelli di scelta, preferenza, razionalità, benessere, libertà, giustizia, che egli rivisita alla luce di una critica dell'utilitarismo. La prospettiva che ne consegue apre nuovi orizzonti al discorso economico e pone le premesse per un proficuo incontro tra economia, filosofia, morale, sociologia e scienza politica. Questo volume presenta una scelta di scritti di Sen, diventati ormai classici: in essi si snoda il suo ricco percorso intellettuale e si delineano temi che saranno al centro di successive opere fondamentali.
Integrando concetti classici della neurolinguistica con le più recenti nozioni derivanti dalle moderne tecniche per lo studio del cervello, il manuale fornisce un quadro completo dei processi e delle basi nervose sottostanti il farsi, disfarsi e rifarsi del linguaggio, sia in età adulta sia in età evolutiva, e tratta non solo i temi fondamentali della disciplina, ma anche gli aspetti relativi alla riabilitazione del linguaggio.
Berlusconi si fa il lifting, gira in bandana, subisce un secondo trapianto di capelli. D'Alema va in barca a vela e cucina il risotto. Mentre ogni sera i salotti televisivi ospitano i politici, le attrici, i cantanti e gli showmen si candidano in politica. Lente, inesorabili, le immagini prendono il posto delle parole, la seduzione della persuasione. In soli quindici-vent'anni la scena pubblica italiana ha subito una radicale trasformazione che ha rivoluzionato la politica. È nata la nuova arena mediale. Al centro: la ricerca spasmodica della visibilità. Ma quando è iniziato questo processo? Questo libro traccia la storia di quando, come e perché la politica si è trasformata in un continuo spettacolo mediatico.
Come comprendiamo le azioni degli altri? Negli ultimi anni sono le neuroscienze a offrire le risposte più convincenti. L'autore, neurofisiologo, ha scoperto un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, dotate della particolarità di attivarsi sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Trovano così spiegazione molti dei nostri comportamenti individuali e sociali, ma ciò comporta anche una trasformazione nel modo di intendere percezione, azione e cognizione, dato che lo studio dei neuroni specchio mostra che le aree del cervello deputate all'agire sono in grado anche di percepire e di conoscere.
Per conoscere la storia della riflessione sociologica non ci si può limitare allo studio di proposizioni formali e strutture teoriche, ma è necessario acquisire familiarità con l'ambiente sociale e intellettuale nel quale sono nate e si sono sviluppate. Il volume introduce il lettore alle origini storiche e sociali in cui sono maturati gli interessi, le preoccupazioni e le idee dei padri fondatori della sociologia.