La riorganizzazione degli ordinamenti didattici da tempo in atto nelle università italiane suggerisce l'esigenza di realizzare libri di testo diversi da quelli del passato recente. Libri più completi, che anziché condensare in poche pagine le conoscenze sullo sviluppo infantile le amplino, protendendole verso la professione attraverso l'integrazione del sapere con il fare, delle ricerche di base svolte dalla psicologia dello sviluppo con le loro implicazioni operativo-applicative nell'educazione. Questa seconda edizione italiana del testo Child Development di John Santrock offre un testo di base di psicologia dello sviluppo che possiede in pieno questo carattere di approfondimento ed integrazione. L'autore affronta i principali temi dello sviluppo delineandone gli aspetti metodologici e teorici, classici e contemporanei attraverso uno stile semplice ed originale nel metodo di approccio, nel livello di difficoltà, nei contenuti e negli ausili didattici impiegati. L'opera, organizzata per domini psicologici e all'interno di essi per periodo di sviluppo, si snoda attraverso cinque parti che ripercorrono gli argomenti core dell'insegnamento della materia. In questa seconda edizione si è aggiunta una maggiore enfasi ai recenti filoni di ricerca neuropsicologica, con particolare riferimento ai principi teorici delle neuroscienze cognitive e sociali dello sviluppo e alle importanti implicazioni applicative, approfondendo le ipotesi esplicative all'origine di diversi disturbi.
ll manuale, giunto alla terza edizione, è pensato per studiosi di scienze umane che necessitino di un'introduzione all'informatica. Pur mantenendo una struttura in parti, una prima che introduce i concetti di hardware, software, reti e Internet e una seconda che tratta le applicazioni in campo umanistico, il testo è stato completamente rivisto alla luce del naturale sviluppo di una materia così attenta all'innovazione. Le principali novità riguardano l'inserimento di un nuovo capitolo sul Web 2.0 e di nuove tematiche come la user experience, l'Open Science e le digital humanities.
La leadership, così come la conosciamo, è giunta al capolinea. Il leader del prossimo futuro sarà una persona capace di creare un sistema culturale e di valori basato sul dialogo, sulla collaborazione, sulla competenza e sulla fiducia. Il compito principale dei nuovi leader non sarà quello di farsi seguire, ma, al contrario, quello di sviluppare altri leader. Ci troviamo oramai in un particolare momento storico dove la piramide del potere si è rovesciata, e siamo convinti che i leader debbano rendere conto delle loro azioni a collaboratori sempre più scolarizzati e competenti, che li legittimeranno o meno a rimanere nella propria posizione. Il libro intende contribuire a questa nuova rivoluzione industriale e culturale fornendo una risposta concreta alla richiesta sempre più pressante delle aziende di incontrare leader che, oltre ad avere pensiero prospettico, sappiano collaborare, coinvolgere ed emozionare le persone. Prefazione di Maurizio Decastri; postfazione di Federico Visconti.
El nuevo libro de Judith Butler muestra cómo la ética de la no violencia debe conectarse con una lucha política más amplia por la igualdad social. Además, argumenta que la no violencia a menudo se malinterpreta como una práctica pasiva que emana de una región tranquila del alma, o como una relación ética individualista con las formas existentes de poder. Pero, de hecho, la no violencia es una posición ética que se encuentra en medio del campo político. Una forma agresiva de no violencia acepta que la hostilidad es parte de nuestra constitución psíquica, pero valora la ambivalencia como una forma de controlar la conversión de la agresión en violencia. Un desafío contemporáneo a una política de no violencia señala que existe una diferencia de opinión sobre lo que se considera violencia y no violencia. La distinción entre ellos puede movilizarse al servicio de la ratificación del monopolio estatal sobre la violencia.
Considerar la no violencia como un problema ético dentro de una filosofía política requiere una crítica del individualismo, así como una comprensión de las dimensiones psicosociales de la violencia. Butler recurre a Foucault, Fanon, Freud y Benjamin para considerar cómo la interdicción contra la violencia no incluye vidas consideradas desagradables. Al considerar cómo los «fantasmas raciales» informan las justificaciones de la violencia estatal y administrativa, Butler rastrea cómo la violencia a menudo se atribuye a aquellos que están más expuestos a sus efectos letales. La lucha por la no violencia se encuentra en los movimientos por la transformación social que reformulan la aflicción de las vidas a la luz de la igualdad social y cuyas afirmaciones éticas se derivan de una visión de la interdependencia de la vida como base de la igualdad social y política.
Gli Stati sono sostituiti, nella disciplina dell'economia, da istituzioni sovranazionali; l'ordinamento nazionale è parte di quello europeo, al quale deve adeguarsi; il diritto europeo finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell'economia: sono solo alcuni degli importanti mutamenti con cui si è chiuso il secolo XX. Le tre crisi del primo ventennio del nuovo millennio portano nuovamente in rilievo lo Stato finanziatore, regolatore e imprenditore. L'Unione europea, a sua volta, ne condiziona e finanzia le iniziative. I capitoli di questo volume forniscono una attenta analisi dei rapporti attuali Stato-economia e seguono le trasformazioni e le prospettive aperte dalle politiche dell'Europa unita. Questa sesta edizione, diretta e coordinata da Sabino Cassese, è il frutto di una completa revisione del precedente fortunato manuale.
La vittoria nella Grande Guerra (4 novembre), la Liberazione (25 aprile), la nascita della Repubblica (2 giugno) sono le ricorrenze canoniche dell'Italia democratica. Ma quale storia hanno dietro di sé? E quali altre ricorrenze sono state invece dimenticate o derubricate? Quella sorta di pedagogia storica che un paese esercita segnando sul calendario la celebrazione dei momenti fondanti della propria storia cambia nel tempo. Lo mostra questo volume raccontando le nostre feste nazionali, dai primi anni unitari alla mobilitazione patriottica della prima guerra mondiale, alla ritualità fascista, all'affermarsi di un patriottismo costituzionale nell'età repubblicana. E infine all'evolvere del calendario civile del primo ventennio del Duemila che ha visto fra l'altro l'istituzione di ben cinque diversi giorni della memoria.
Frainteso se non rifiutato da quella parte della coscienza moderna smarrita di fronte alla difficile ermeneutica di una testimonianza d'arte e di fede di cui si è perduto il significato storico, Dante non è stato soltanto un letterato colto e raffinato, un maestro dell'immagine e dell'espressione chiuso nella «turris eburnea» delle sue creazioni. Dalle pagine del Morghen balza con corposa evidenza il profilo di un uomo profondamente radicato nelle angosce e nelle speranze della sua epoca di trapasso, nella quale sentì di dover svolgere una missione d'ispirazione religiosa. In Dante profeta è tutto il Medioevo che canta le sue idealità e le sue esperienze fondamentali. Nel momento in cui queste si offuscano, le soglie dell'esperienza dantesca ci rimangono impenetrabilmente serrate, e noi siamo stati solo capaci di esercitarci intorno al divino poema «nelle forme della più elaborata e spesso lambiccata esegesi, senza riuscire mai a recuperarne l'intimo afflato e il prodigioso calore» (Buonaiuti). Di queste soglie il maestro di Medioevo cristiano ci offre la chiave che, ancora una volta, è, e non può non essere, religiosa.
La Didattica Digitale Integrata non è la risposta a un'emergenza, ma la naturale evoluzione della scuola del XXI secolo, in cui ambiente fisico e ambiente digitale sono pensati come complementari e sinergici. In questo libro abbiamo provato a raccontare, attraverso esempi concreti e con il supporto delle evidenze di ricerca, come si può utilizzare in modo intelligente e creativo l'ambiente digitale per la didattica, valorizzandone al massimo le potenzialità, in modo da aggiungere valore all'esperienza di apprendimento. Nella consapevolezza che non è la tecnologia a migliorare la scuola, ma la visione dei docenti e la loro expertise, l'uso del digitale che vi suggeriamo è fondato su metodologie didattiche che promuovono apprendimento attivo di competenze, favoriscono la motivazione degli studenti e contribuiscono allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso l'apprendimento. La nostra guida illustra l'uso di numerosi strumenti sempre pensandoli funzionali a una scuola che si propone di educare alla comprensione profonda, all'esercizio del pensiero critico, alla cittadinanza attiva e interpreta la valutazione come pratica al servizio dell'apprendimento. È un testo che nasce dall'esperienza e all'esperienza vuole tornare, fornendo spunti e lanciando proposte di immediata e facile applicazione nel lavoro quotidiano.
La diffusione capillare delle ICT (Information and Communication Technologies) all'interno dello spazio sociale, nonché la loro implementazione strutturale in tutti i settori della vita pubblica e privata, culturale e produttiva, sono fenomeni costitutivi dell'evoluzione delle società industrializzate tra XX e XXI secolo, il cui significato e le cui conseguenze sono sempre più al centro degli interessi delle scienze umane. Diviso tra coloro che interpretano i processi di digitalizzazione in piena continuità con il passato, e coloro che vedono nelle attuali trasformazioni tecnologiche una vera e propria mutazione antropologica, il dibattito umanistico non smette di interrogarsi sui tratti costitutivi dell'esperienza digitale, sui problemi, sulle potenzialità e sulle sfide teoriche che essa pone ai campi di studio tradizionali. I contributi raccolti nel volume, di impostazione disciplinare e teorica differente tra loro, focalizzano l'attenzione su aspetti diversi ma strettamente intrecciati di un fenomeno unitario. Dal significato globale delle tecnologie informatiche alle loro più vaste implicazioni antropologiche, dalle nuove forme di soggettivazione fino alle frontiere dell'automazione nei settori lavorativi, educativi e medici, i saggi inclusi nella raccolta intendono mettere in luce la complessità di una trasformazione ancora in corso, da pensare in tutta la sua portata.
I diritti fondamentali sono uno dei contenuti principali del costituzionalismo dei moderni fin dalla sua origine. La protezione costituzionale dei diritti - nonché la loro tutela internazionale e sovranazionale - è uno dei principali temi del dibattito pubblico nello Stato contemporaneo, che tende a manifestarsi quasi ogni giorno con sfide nuove. Questo manuale si propone di analizzare i diritti fondamentali con un approccio sistematico, che talora tende a smarrirsi di fronte alle istanze di tutela di diritti sempre nuovi, che il potere giudiziario riconosce in maniera generosa, ma disorganica e non sempre in modo idoneo ad arricchire di un patrimonio definito con certezza la sfera giuridica delle persone e delle formazioni sociali. Dopo una prima parte dedicata all'esame dei profili generali della tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano, queste lezioni studiano più dettagliatamente le libertà classiche, che dei diritti fondamentali costituiscono l'architettura portante. Gli altri diritti fondamentali (i diritti economici, sociali e culturali, ma anche quelli in materia di inizio e fine vita e quelli relativi alla famiglia) completano il quadro delle situazioni soggettive di vantaggio che caratterizzano lo Stato italiano come democrazia costituzionale. Il volume si conclude con la presentazione dei principali problemi posti dai diritti politici e dai doveri inderogabili di solidarietà.
Luna veloce: sette haiku da cantare (a voce sola o in coro), accompagnare al pianoforte, interpretare attraverso la musica e le immagini o... da 'meditare' in silenzio, facendosi guidare dall'immaginazione sonora del nostro orecchio interiore. In particolare, la scrittura musicale utilizzata si adatta molto bene alle sonorità dei cori di voci bianche di bambini e ragazzi, le illustrazioni possono diventare un ottimo e stimolante 'preludio' alla realizzazione di un laboratorio che coniughi le arti figurative con il linguaggio musicale. Tullio Visioli e Chloé Roquefeuil.
Il volume ripercorre l'evoluzione della professione e della formazione dell'assistente sociale dalle origini al momento attuale. Il testo si è proposto l'obiettivo di far comprendere lo stretto legame con i cambiamenti sociali, politici, istituzionali ed economici avvenuti nel mondo occidentale, e quindi non è un manuale di storia del servizio sociale; però contiene molti riferimenti storici della professione. Nello stesso tempo, viene dato rilievo all'esigenza della professione di essere al passo con i tempi e protagonista dei cambiamenti e non appiattita sui sistemi burocratici istituzionali. Il testo, inoltre, contiene metodi e strumenti di conoscenza della realtà nella quale l'assistente sociale deve operare. Il lavoro, infatti, ha lo scopo di promuovere anche nei docenti la consapevolezza che ogni disciplina insegnata nei corsi di servizio sociale fa parte di un insieme unitario di formazione, che vuole favorire un sapere integrato e critico per una professione che è volta alla promozione umana. Quindi non alla persona astratta, ma alla persona nel suo contesto socio-ambientale. Questa consapevolezza deve valere anche per gli studenti nonché per coloro che si preparano a superare l'esame di Stato, per i quali è stato pensato specificamente il volume. Con questa nuova edizione si è voluto non solo aggiornare i temi trattati nella precedente ma affrontare nuove situazioni sociali che a giudizio dei curatori sono essenziali. Si ritiene infatti che proprio rispetto ai nuovi bisogni, strategie e modelli di intervento sia opportuno focalizzare la riflessione anche sulle tematiche che oggi sono all'attenzione della società civile e politica. I nuovi temi trattati riguardano: Il servizio sociale al tempo del COVID-19 e le emergenze sociali. Il fenomeno delle migrazioni, ruolo del servizio sociale delle Prefetture. La violenza di genere. Il nuovo Codice deontologico. La dirigenza nei servizi sociali. Il fenomeno della violenza contro gli assistenti sociali. Il reddito di cittadinanza.