
"Dolore e ragione" apparve a New York nel 1995, poche settimane prima della scomparsa dell'autore, offrendosi così, inevitabilmente, come opera testamentaria. Di fatto, leggendo i tre grandi saggi su Frost, Hardy e Rilke, che fanno da perno al libro, risulta difficile immaginare un grado ulteriore di tensione. Se si uniscono i saggi qui presentati a quelli su W. H. Auden e Marina Cvetaeva pubblicati in precedenza, si intravede un paesaggio della poesia moderna nuovo, ben più convincente di quelli offerti in varie scuole accademiche. Ma parlare di poesia per Brodskij ha sempre significato parlare di tutto e del tutto, poiché per lui la poesia era "l'unica assicurazione disponibile contro la volgarità del cuore umano".
La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione". Siddharta è senz'altro l'opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.