
Questa storia inizia con un bambino di sette anni che punta lo sguardo fuori dalla finestra. Mattia spera che Spider-Man compaia da un momento all'altro, saltando trai palazzi e penzolando da una delle sue leggendarie ragnatele. Del resto, quando sei costretto a passare molti giorni in un letto d'ospedale, devi pur trovare un modo per ingannare la noia. Ci vuole fantasia, e quel piccoletto ne ha tanta, insieme a un gran coraggio. Vent'anni e molte operazioni dopo, Mattia è diventato un ragazzone alto e sorridente. La sua salute continua a fare i capricci - le gambe, in particolare, non gli hanno permesso di fare il portiere in una squadra di calcio né di seguire la carriera militare del padre - ma niente gli impedisce di guardare con fiducia al futuro. Un lavoro, una bella famiglia, degli amici: ha tutto ciò che basta a essere felice, eppure sente che da qualche parte dentro di sé un vuoto chiede di essere colmato. E così, un giorno, come un lampo improvviso arriva l'idea: Mattia indossa un costume da Spider-Man e torna in ospedale, stavolta per regalare ai bambini ricoverati il piccolo sogno che lui non ha potuto vivere quando era al posto loro. Con delicatezza e una sincerità disarmante, Mattia Villardita ci racconta non solo come si può cambiare pelle per aiutare gli altri, ma indaga la responsabilità e la sofferenza che indossare una maschera comporta. Perché la vita non è un fumetto, non ci sono supereroi: c'è solo l'amore che a volte le persone sono in grado di regalarsi.
Una bella addormentata che non si sveglia, un ranocchio che non si trasforma in principe, una ragazza che è un mostro: Annet Schaap prende spunto da sette fiabe famose e le trasforma in sorprendenti e inquietanti storie che hanno per protagoniste sette ragazze, ognuna con la propria personalità, i propri desideri e i propri sogni, ragazze che da personaggi di fiaba diventano persone in carne e ossa. Dopo "Lucilla", Annet Schaap ci regala un libro sull'essere sorelle e figlie, sull'amore e la sua mancanza, sulle aspettative e le delusioni, sull'andare avanti nonostante tutto perché la vita non è una favola, ma se ci si guarda attorno con occhi di meraviglia le fiabe sono nascoste dappertutto intorno a noi. Età di lettura: da 9 anni.
In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra, al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso. E sa che, tra incanti e spaventi, gatti parlanti e spettri bambini, topi musicisti e vecchie attrici indomabili, toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre... Età di lettura: da 10 anni.
Immagina se potessi far crescere draghi... nel tuo giardino! Noi coltiviamo draghi. E vi assicuro che causano molti più guai dei cetrioli. Ecco le cose che i cetrioli non fanno: La cacca nella colazione di papà. Cavalcare il tuo gatto come un toro da rodeo. Dare fuoco allo spazzolino mentre ce l'hai in bocca. Ma i cetrioli non hanno nemmeno scaglie splendenti che brillano controluce, né occhi luminosi che ti guardano dritto in fondo al cuore. Né si accoccolano sulle tue spalle facendoti il solletico all'orecchio con il loro alito tiepido. Insomma, chi non vorrebbe crescere un drago tutto per sé? Età di lettura: da 8 anni.
Tutto ha inizio nella redazione di un giornale, quando Paul Faustino, il miglior cronista sportivo del Sud America, è seduto di fronte al più grande portiere del mondo: El Gato, appena reduce dalla vittoria della Coppa del Mondo. Subito Faustino capisce che la storia che sta per ascoltare non è una storia qualsiasi, ma affonda le sue radici lontano, al limitare della foresta amazzonica dove il leggendario El Gato è cresciuto. È precisamente qui che il futuro campione incontra il proprio destino, quando vede apparire una vecchia porta da calcio e una figura sfocata, con un pallone di cuoio sotto il braccio: il portiere. Inizia così un intenso e duro allenamento, durante il quale il Portiere insegnerà a questo ragazzino ad ampliare i confini del suo mondo, a coltivare il dono che ha dentro di sé, immergendosi nell'atmosfera della foresta per carpirne i segreti e trarne tutti i possibili insegnamenti. Età di lettura: da 10 anni.
A San Zenobio, nel quartiere Bandiera della diocesi di Ecclesia, la parrocchia vive giorni tesi. Il parroco più che pastore d'anime, si atteggia a funzionario di Dio. Disfa, comanda, organizza finti consigli pastorali, trasforma la messa domenicale in un enorme suk, dove chiunque fa un po' quello che gli pare. Pensando che la parrocchia sia di sua proprietà. Intanto tra i catechisti gira di nascosto un foglio dove sono scritte le dieci regole per abbindolare il parroco, qualche discussione va oltre la soglia della chiesa, i movimenti ecclesiali e le associazioni non riescono a trovare pace e la battaglia per il Triduo Santo sembra essere l'unica cosa che conti davvero nella parcellizzazione dei servizi ecclesiali che il manuale Cencelli in salsa parrocchiale impartisce e benedice. Intanto arriva la pandemia. E quel che ne consegue. Tra messe on line e tentennamenti liturgici, spunta perfino una playlist del cattolico gaudente, con fiumi di birra e bicchierini di singol malt scozzese ad accompagnare la liturgia delle ore. Insomma, meno salmi più salami. Mentre, con docile disinvoltura, la comunità aspetta l'arrivo del nuovo parroco. Perché alla fine, Dio è davvero un bacio. Con questo romanzo, a tratti ironico e a volte crudo, Gianni Di Santo, giornalista e scrittore, racconta la vita di una tranquilla - che poi tanto tranquilla non è - comunità ecclesiale di periferia. Anche ai tempi del Covid. Dove il parroco è re e i laici sudditi devoti, il contraddittorio non pervenuto e la correzione fraterna una meta lontana. Sullo sfondo, il magistero di papa Francesco. E la possibilità di credere in un Vangelo che cura l'umanità.
In seguito alla morte del marito, Maria Leonor, madre di due figli, è sopraffatta dalla difficile gestione della fattoria di famiglia in Alentejo e dallo stretto controllo del suo ambiente. Dopo mesi di profonda depressione decide di affrontare i suoi doveri di proprietaria terriera, ma il suo cuore continua a essere tormentato da un desiderio inestinguibile. Tra riflessioni sull'essenza dell'amore, sullo scorrere del tempo e sulle stupefacenti mutazioni della natura, la giovane vedova trascorre le notti insonne, spiando gli amori delle cameriere e soffrendo di solitudine fino a quando due uomini molto diversi irrompono nella sua vita e il suo destino inaspettatamente sembra prendere una nuova piega. Uscito nel 1947, La vedova è il primo romanzo di Saramago, pubblicato in Portogallo con il titolo Terra del peccato. Oggi, in occasione del centenario della sua nascita, quest'opera, scritta ad appena ventiquattro anni, viene pubblicata per la prima volta in italiano con il titolo originale. Ne "La vedova" ritroviamo il suo peculiare modo di guardare il mondo, la sua straordinaria forza narrativa e un personaggio femminile indimenticabile: c'è già tutto il grande scrittore che conosciamo. La follia, il peccato e l'ossessione della giovane vedova Maria Leonor, dilaniata tra passioni indomabili e obblighi sociali.
Tre anziane suore in un monastero benedettino vivono tra di loro rapporti conflittuali, che oscillano tra rassegnazione, gelosia, indulgenza e malvagità. La loro esistenza, scandita da regole severe e mal sopportate abitudini, viene messa in crisi dall'arrivo di una giovane postulante indiana, che con la sua silenziosa riluttanza, turba soprattutto l'equilibrio spirituale e il ruolo rivestito nella piccola comunità dalla madre superiora. Un racconto intenso, avvincente, caratterizzato dalla straordinaria abilità narrativa dell'autrice, che riesce a restituire un disincanto reale e un sentimento autentico, talmente tanto da farla sembrare una storia vera.
Miguel è un bambino particolare: non parla, è distaccato da tutto, perché ha una forma di autismo. I genitori lo portano d'estate nel loro paese, in Patagonia, sulle rive dell'oceano. Qui è amico di Lourdes, una bambina sensibile, e del suo cane. Ma il vero cambiamento avviene quando un giorno incontra un delfino tra gli scogli. Fra loro nasce un legame forte e Miguel sembra conoscere la lingua del delfino. Anche il suo atteggiamento cambia, diventa più allegro, parla un po'. Poi però il delfino scompare misteriosamente e Miguel si ammala, si rifiuta di mangiare. Gli abitanti del paese si danno da fare per ritrovare il delfino e scoprono che è rimasto vittima del petrolio uscito da una nave. Ma grazie alla solidarietà di tutti riusciranno a salvarlo e a riportare Miguel a sorridere. Età di lettura: da 6 anni.
Aristotle Mendoza e Dante Quintana si sono innamorati, ma adesso devono imparare a coltivare il loro amore, in un mondo che sembra sfidare la loro stessa esistenza. Nessuno sembra capirli, ma i due ragazzi sono ben decisi a trovare la propria strada. Quando però Ari si trova a dover fronteggiare una perdita dolorosa, dovrà combattere come mai prima per costruirsi una vita che sia veramente, gioiosamente sua.
«Sì, egli sapeva, sapeva che cos'era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna?» (Ciàula scopre la luna). «Chi ama la luna non si accontenta di contemplarla, vuole entrare in un rapporto più stretto con lei, vuole che la luna dica di più» (Italo Calvino). Scopri il taccuino ritrovato di un misterioso esploratore. Poesia, scienza, avventura: percorso per piccoli e grandi esploratori alla scoperta della Luna! Età di lettura: 10 anni.
Facciamo il punto. Costanza, dopo la laurea in medicina, è stata costretta a lasciare la sua amata e luminosa Sicilia per trasferirsi nel freddo e malinconico Nord. A tenere in caldo i cuori, però, ci pensa Marco, incantevole padre della sua incantevole Flora che Costy, non senza qualche incertezza, ha deciso di portare nella vita della figlia. Dopo varie tribolazioni, Marco ha praticamente lasciato la storica (e decisamente perfetta) fidanzata all'altare. Costanza (seppur decisamente imperfetta) credeva che l'avesse fatto per lei, ma non ne è più così sicura considerato che Marco prende tempo e si comporta in modo piuttosto ambiguo. Come sempre, però, nella vita di Costanza non c'è spazio per la riflessione: lei è una madre lavoratrice e precaria che al momento si sta autoconvincendo di aver compiuto la scelta giusta decidendo di lasciare l'Istituto di Paleopatologia di Verona per un impiego da anatomopatologa a Venezia. Come se la situazione non fosse abbastanza complicata, gli ex colleghi la richiamano per un incarico dal lauto compenso: l'ultima discendente di un'antica famiglia veneziana, gli Almazàn, desidera scoperchiare le tombe dei suoi antenati per scoprire cosa c'è di vero nelle dicerie calunniose che da secoli ammantano di mistero il casato. Costanza non vorrebbe accettare, ma questa storia a tinte fosche solletica la sua curiosità... e poi scopre che nell'operazione è coinvolto anche Marco. Che il cantiere possa rappresentare un'occasione d'oro per trovare un equilibrio vita-lavoro? O, per meglio dire: che il cantiere possa rappresentare un'occasione d'oro per cercare di capire cosa c'è davvero tra lei e Marco? Con coraggio, determinazione e tanta, tanta costanza, questa eroina dai capelli rossi affronterà nuove sfide, svelerà antiche trame mentre proverà a comprendere il suo cuore.