Insieme a Margherita da Cortona, Chiara da Montefalco e Angela da Foligno, Chiara da Rimini appartiene al novero di quelle sante che, nell'Italia del XIII e XIV secolo, hanno tentato di vivere un'esperienza spirituale originale, fortemente impregnata dai valori del movimento francescano. A partire da un manoscritto medievale, Dalarun racconta la leggenda di questa santa minore. Da Rimini ad Assisi, il lettore accompagna Chiara lungo tutte le tappe del suo cammino, dal momento in cui si emancipa dall'oppressione degli uomini, fino a quello dei suoi accessi mistici, quando si infligge crudeli penitenze pubbliche che appaiono come una rivisitazione teatrale della Passione.
"Nobile di nascita, ma più nobile di spirito; verine nel corpo, castissima nella mente, giovane di età, provetta nel giudizio; costante nel bene, sposata per sempre all'Amore divino; sapiente e nello stesso tempo umile; Chiara nel nome, più chiara per la vita, chiarissima per i costumi". (Tommaso da Celano, 1190-1260)
La questione dell'autenticita del Privilegium Paupertatis e del Testamento. Attraverso un'approfondita indagine dei rispettivi generi letterari e del contenuto dei testi, l'Autore giunge a dimostrare che si tratta di due falsi.