
Tutta la vita fu per Angelo Giuseppe Roncalli un viaggio in un labirinto. A guidarlo fu la fede e la sottomissione alla volontà di Dio, bene espressi dal suo motto: Oboedientia et Pax che lo portarono al Sommo Pontificato e alla convocazione del concilio più grande della storia, convinto di aver ricevuto un preciso mandato dallo Spirito perché iniziasse per la Chiesa una nuova Pentecoste. In queste pagine ci accompagna di un viaggio all'interno di un evento che ha riempito la nostra storia e la nostra vita.
Un testo su San Basilio Il Grande (330 ca-379), che si staglia all'orizzonte della santità cristiana come una stella di incomparabile grandezza.
Con scritti di Paloma Gómez Borrero, Giorgio Costantino, Salvatore Izzo, Caterina Maniaci, Gianni Maritati, Enzo Romeo, Emanuele Roncalli, Angelo Scelzo, Gian Franco Svidercoschi, Marco Tosatti, Fabio Zavattaro Un patto mediatico che corre sul filo dell'umanesimo. È il patto che Karol Wojtyla ha stretto con i giornalisti di tutto il mondo e in particolare con i vaticanisti. Hanno vissuto si può dire con Karol Wojtyla per quasi 27 anni. Chi più chi meno. Il primo papa straniero dell'epoca moderna. Una scelta, anche questa, che sembra essere frutto della primavera conciliare. Una sfida in più per tutti perché, oltre i testi ufficiali, il pontificato di Giovanni Paolo II, si è sviluppato attraverso gesti e parole, non programmati, studiati, e spesso nemmeno mai scritti, "improvvisati" e forse per questo più efficaci. In questo Giovanni Paolo II ha fatto scuola, e oggi, che ci stiamo abituando alla informalità di papa Francesco, il pensiero dei vaticanisti "anziani" spesso corre a quelle improvvisazioni, al "ciclone Wojtyla" che davvero ha cambiato il mondo. Un compito spesso non facile ma sempre esaltante, una sfida professionale ed umana continua. Più che un lavoro, un'amicizia. Questo libro nasce proprio dalla volontà di rinnovare quella amicizia ora non più con un papa, ma con un santo. Un omaggio se volete, o piuttosto pagine di un diario che ognuno di noi porta nel cuore.
Una testimonianza dell'Arcivescovo Piero Marini che per diciotto anni è stato accanto a Giovanni Paolo II come Maestro delle Cerimonie Liturgiche Pontificie. "Ricordo quegli occhi e quello sguardo che mi accompagneranno per il resto della mia vita. Porterò con me la sensazione di bene e affetto della sua mano stretta alla mia. Erano le sue mani, quelle che sono state imposte sul mio capo nel '98, quando il papa ha voluto ordinarmi vescovo. E quegli occhi che vedo ancora, quelle braccia distese quando mi dava l'abbraccio di pace. Sono segni di gioia e sofferenza nel suo ricordo".
La beatificazione di Paolo VI viene in qualche modo ad assumere il valore di un "risarcimento" storico nei confronti di un Papa spesso incompreso, perfino sconosciuto, ma che invece ha aperto un po' tutti i cammini che la Chiesa cattolica ha seguito e, ora con Francesco, sta seguendo per un profondo rinnovamento pastorale e missionario.
Paolo VI in un'occasione scrisse: "Io sono amato da Dio, gioia, gioia, pianti di gioia". Quante volte fin dagli anni giovanili ricorre nei suoi scritti l'espressione "Signore Tu ci sei necessario". Nelle varie tappe della sua esistenza Paolo VI cercò sempre di "confessare Gesù nato da Maria Vergine". Guidò la Chiesa in anni difficili. Portò a conclusione il concilio Vaticano II, resse la barra del timone della Chiesa durante gli anni della contestazione. Convinto che il mondo ha bisogno di testimoni più che di maestri, fu un testimone per la Chiesa e nella Chiesa. La lettura di queste pagine ci aiuterà a capire la santità di questo pontefice che scelse il nome di Paolo per essere apostolo fra le genti.
Leggendo questo libro, in cui sono raccolte le varie interpretazioni teologiche della figura e del ruolo di San Giuseppe, succedutesi nel corso dei secoli, usando la chiave di lettura dei “modelli”, il lettore apprezzerà innanzitutto la grandezza inesauribile del santo di Nazareth a cui corrisponde, per contrasto, il silenzio in cui è avvolto nelle Sacre Scritture, quasi per rappresentare un modello di Chiesa che di fronte al mistero della presenza del Signore si pone in atteggiamento di silenzio e di collaborazione. Così il Signore si manifesta in tutta la sua luce e potenza. Esiste una continuità di fondo che lega assieme i vari “modelli” teologici su di lui e che li rende in certo qual modo unitari. Ciò dipende essenzialmente dal ruolo che ha svolto; egli non può essere sostituito da nessun altro per il compito avuto di prendersi cura di Gesù e di proteggere l’integrità di Maria. Alle giovani generazioni va consegnato un ritratto in cui il padre adottivo di Gesù sia presentato come persona forte, responsabile, equilibrata e decisa. In un’epoca di crisi valoriale, come quella che stiamo vivendo, in cui si va perdendo il senso della dimensione spirituale della persona e del suo essere relazionale, a vantaggio di un individualismo eccentrico e referenziale, il padre adottivo di Gesù ci insegna ad essere attenti all’altro, ad affrontare la vita con energia ed equilibrio, a vivere con sapienza.
La "parità di genere" è un tema di forte attualità, che suscita un vivace dibattito. Il breve saggio intende presentare il risultato delle ricerche maggiormente condivise sulla problematica della donna in una determinata epoca storica, che è quella medievale, nel contesto particolare del francescanesimo, che si rivela fortemente profetico anche in questo ambito.
Con finezza di spirito e delicatezza di cuore, le monache del Monastero Santa Rita da Cascia hanno scritto questa raccolta di lettere per la Pastorale familiare. Partendo dall'esperienza umana e religiosa di Santa Rita, traspare forte il messaggio: "Riscoprire il Vangelo come scuola di vita". Donna, sposa, madre e vedova, santa del perdono e della famiglia: Rita da Cascia, oggi più che mai, può guidare le famiglie. È possibile amare come Dio ci ama, ci dobbiamo credere con tutti noi stessi. Solo così si possono superare le inevitabili difficoltà e le incomprensioni che la vita di coppia riserva. Nella vita matrimoniale, è necessario riconciliarsi con la propria storia, con il proprio partner, con i figli, insomma è necessario guardarsi ogni giorno con gli occhi di Dio. Con la potenza d'amore che li abita, i genitori potranno prendere per mano i figli sulla via della vita, per realizzare così una famiglia nuova, una famiglia felice, come Dio vuole.
Se dico 'Francesco d'Assisi' cosa ti viene in mente? Un frate. Un monaco? Un cavaliere. Un mistico? Un santo. Da quando Francesco ha vestito il saio, sembra abbia indossato una coperta ambita, è corta, e tutti lo strattonano, chi da una parte e chi dall'altra, ciascuno verso di sé. Ne hanno fatto ciò che hanno voluto. C'è chi ha fatto diventare pacifista il cavaliere, chi altruista e filantropo il santo, chi eretico il cattolico. Chi è veramente Francesco? Non ti piacerebbe seguire il frate come una storia? Vedrai l'iniziale indifferenza alla preghiera, il gesto spavaldo e arrogante davanti al padre, la paura e la fuga nel piviale del vescovo, l'incertezza della vita spogliata, i tentativi di rimediare ad una scelta avventata; sentirai lo schifo che lo ritrae e la voce interiore che lo vince davanti alle mani lebbrose, il ribrezzo quando tocca la povertà, il pensiero di ritornare tra le stoffe e il desiderio di sceglierla comunque; vedrai la superbia di umiliare e subito dopo il pentimento, le scuse, il cambio d'idea; vedrai la rabbia in pubblico e l'ansia in privato, il desiderio di stare solo con Cristo, di ascoltare la messa, di confessarsi spesso. Cristo: gli viene voglia di farsi vedere da Lui, di incontrarlo, di voler sapere cosa pensa di sé, cosa vuole che faccia. Un uomo che fa fatica immane a lasciarsi condurre dallo Spirito Santo, eppure d'accordo con Lui. Come è diventato santo? Come Cristo è riuscito a renderlo santo? Una vita diventata diversa.
È bello e consolante "celebrare" i frutti di autentica vita cristiana della diocesi di Spoleto-Norcia attraverso il tempo: perché la grazia dello Spirito che vivifica e santifica la Chiesa è come un fiume carsico che scorre sotterraneo e di tanto in tanto appare in superficie, dando origine a figure particolarmente significative. L'800 è stato nella valle spoletina un tempo straordinario nel quale diverse figure di uomini e donne afferrati dallo Spirito hanno seguito il Signore con cuore indiviso e generosità apostolica, rendendo particolarmente visibile la fecondità del Vangelo.
Il libro racconta la vita del Poverello d'Assisi attraverso un racconto fluido ed essenziale, che privilegia i passi salienti della sua breve esistenza e alcuni episodi riportati dai Fioretti. Leggendo le pagine del libro emerge la profonda umiltà di Francesco; un servo umile che si è lasciato completamente trasformare dalla grazia del Signore ricevendo i doni più grandi come il dono della santa stigmate, il dono della profezia, di compiere miracoli e guarigioni, di parlare con gli animali ed altri ancora. Il libro è corredato di dieci disegni realizzati da Luana Piovaccari e al termine di ogni capitolo emerge un messaggio educativo e un insegnamento. Il testo si offre come sussidio ai catechisti ed educatori, si rivolge ai bambini, ragazzi, e alle famiglie. Età di lettura: da 9 anni.