
La spiritualità di san Paolo diventa un paradigma, un modello di dedizione totale e di affidamento al disegno di Dio sulla storia, una modalità espressiva nel parlare di Dio e nel parlare a Dio, che entra nel ritmo stesso della scrittura del santo di Pietrelcina, cosicché possiamo parlare di echi paolini nel suo Epistolario.
Padre Pio, infatti, subisce il fascino degli scritti di Paolo al punto da entrare in profonda sintonia con l’apostolo delle genti, e quasi da assimilarne il pensiero e il modo di scrivere. Ne risultano spesso pagine di eccezionale intensità umana e spirituale.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.
Un pensiero per ogni giorno dell’anno in compagnia di Padre Pio.
I testi che compongono il volume sono tratti dagli scritti del Santo di Pietrelcina, dalle sue lettere ad amici e confratelli o a semplici fedeli che chiedevano a lui una parola di conforto e di incoraggiamento. Scegliendo i testi più diretti ed incisivi e disponendoli lungo tutti i giorni dell’anno, si è voluto mettere a disposizione dei lettori la potenza della spiritualità e della personalità di Padre Pio, un vero padre nella fede e nella vita.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.
Uno dei più importanti poeti francesi del '900, Grand Prix de poésie de l'Académie Française nel 1970, laico e agnostico, rimane folgorato da una figura, per molti aspetti opposta, come quella del santo Curato di Ars, noto per le sue difficoltà negli studi e i conseguenti dubbi dei superiori se ammetterlo o no all'ordinazione sacerdotale. Perché?
Forse attratto proprio dall’opposto di sé, Jean Follain, da laico e agnostico quale si dichiarava, rimane affascinato e scrive questo delizioso libretto, pieno di meraviglia e di leggerezza, colpito da quella semplicità disarmante del Curato d’Ars che fece confondere i sapienti e illuminò la vita civile del suo tempo. In esso, oltre al valore saggistico, si unisce il valore letterario, che sicuramente verrà esaltato nella traduzione italiana a cura di Gabriella Fiori, docente di letteratura francese presso l'Università di Firenze e autrice di una celebre biografia di Simone Weil.
Jean Follainè uno dei più importanti poeti francesi del '900, Grand Prix de poésie de l'Académie Française nel 1970. Figlio di un professore di scienze, uomo di legge prima come avvocato poi come giudice, membro del Pen-Club, poeta riconosciuto e apprezzato con prestigiosi riconoscimenti, invitato in molti paesi del mondo quale uno dei più raffinati ambasciatori della cultura francese.
Il tema del sacerdozio ha attratto l’intelligenza di Paolo VI già dai tempi del seminario e della formazione e, in seguito, negli anni di impegno pastorale come arcivescovo della Diocesi di Milano. Il volume, in maniera articolata e profonda, mette in luce un aspetto fondamentale della persona di Paolo VI in il suo essere “sacerdote”, facendone emergere tutte le peculiarità.
L’autore, studiando la spiritualità sacerdotale di Paolo VI, riprende in modo esemplare l’impegno di comprendere sempre più profondamente che cosa significhi essere sacerdote e vivere davvero come tale, cioè riprende quella domanda sempre attuale: “chi è il sacerdote?” .
Il volume è frutto di un lavoro condotto con grande serietà. Si avvale ditutta la documentazione oggi disponibile su Paolo VI che l’autrice studiaormai da decenni, offrendo così un prezioso contributo per far conosceree amare di più questo grande papa. L’opera affronta la figura di Montini a partire dalle sue radici familiari e spi-rituali, soffermandosi poi sul suo ministero alla Segreteria di Stato e con igiovani universitari e sull’esperienza dell’episcopato milanese. Ciò che emerge dalla biografia è, poi, la centralità del pontificato diMontini nella storia ecclesiale, ma anche civile, politica, culturale delNovecento: la documentano la paziente tenacia nel condurre a termine ilConcilio e soprattutto il post Concilio;i viaggi,fino a quel momento impen-sabili; la spiccata coscienza ecumenica; la lettura mai banale e liquidatoriadella contestazione giovanile;l’infaticabile e grandioso magistero per la pace;l’atteggiamento fermo sui valori, soprattutto quelli legati alla difesa e pro-mozione della vita umana;la continua disponibilità al dialogo e alla trattati-va, di fronte alle crisi che a più riprese investivano in quegli anni il corpoecclesiale; la sensibilità sociale, a livello planetario; la compartecipazioneaffettuosa alle sofferenze dei poveri…
Maria Goretti, giovane originaria di Corinaldo, nelle Marche, si trasferì presto con la famiglia nelle Paludi Pontine, dove visse in estrema povertà. Fu uccisa non ancora dodicenne, vittima di un tentativo di violenza. L’attualità di questa piccola santa non è nel fatto di cronaca nera, simile a tanti altri del nostro tempo, ma nella preparazione vigile e operosa al sacrificio della vita.
L’aspetto tipico della spiritualità di Marietta è la semplicità della fede. Alle grandi scelte non si arriva attraverso un atto solitario di eroismo, ma attraverso un cammino ordinario di piccoli gesti quotidiani, un cammino iniziato dentro una comunità, vissuto dentro una famiglia, assunto e concretizzato ogni giorno.
Dino De Carolis è un religioso della congregazione dei Fratelli della Dottrina Cristiana. Lavora da anni come insegnante ed educatore di bambini e giovani. Ha pubblicato Maria Goretti, una santità nel quotidiano, Paoline, 20032.
Il libro tratteggia la vita e la spiritualità della prima Santa sposata dell’epoca moderna: la Santa delle mamme, della famiglia, ma soprattutto la Santa della vita e della gioia, che non esita a mettere a repentaglio la sua vita – perdendola poi effettivamente – per la sua quarta figlia. Pur non essendo l’unica mamma che ha dimostrato questo coraggio,in un’epoca in cui il valore della vita umana, della vita non ancora nata, viene messo in discussione, proprio oggi,il gesto eroico di Gianna Beretta Molla è un segno che dimostra l’autentico amore di quelle mamme cristiane, capaci di donare la vita fino all’ultima conseguenza.Sicuramente non è per caso che Giovanni Paolo II abbia beatificato la giovane mamma il 24 aprile 1994 e, successivamente, canonizzata il 16 maggio 2004.Già Paolo VI,quand’era arcivescovo di Milano, aveva esaltato il suo mirabile gesto per mettere in luce il valore e il coraggio di tante mamme cristiane.
Oggi la Chiesa è chiamata a vivere una missione più essenziale,fondata sulla testimonianza cristiana.Il dono di sé,l’attenzione alla cultura,il dialogo,la solidarietà,l’impegno per la promozione e la liberazione dell’uomo… sono logiche conseguenze della valenza testimoniale della vocazione cristiana. Nella sua esperienza in Abissinia (1839-1860) san Giustino de Jacobis ha reso operativa la spiritualità missionaria della Chiesa. La sua esemplarità referenziale deve ricondurci al rapporto fondamentale con Gesù Cristo e con lo Spirito Santo,veri protagonisti della missione.In questa struttura cristologica e pneumatologica è saldamente radicata la spiritualità di ogni cristiano.Nella struttura dialogica della sua vocazione missionaria e nella permanente obbedienza alla chiamata di Cristo Gesù, Giustino de Jacobis ha realizzato uno degli esempi più interessanti e riusciti d’inculturazione nell’Africa del XIX secolo.
Bella, colta, amante della musica e musicista. Un temperamento di fuoco che niente riesce a fermare.Ma Elisabetta Catez (1880-1906) vuole ancora di più:l’infinito,semplicemente! Un “Infinito” che ha un nome,che è presenza e al quale si consacrerà completamente. Dalla penna ardente di padre Marie-Michel la storia di un incontro fra una giovane donna eccezionale e Colui che dimora nel segreto del suo cuore,al di là della festa,dell’amicizia e d’una vita quotidiana brillante. Il volume tratteggia, con un linguaggio molto semplice e diretto, la figura, il pensiero e l’insegnamento della beata Elisabetta della Trinità (1880-1906),monaca carmelitana.In appendice,alcuni testi significativi di Elisanetta e l’itinerario dei sui viaggi.
AUTORE Padre Marie-Michel,carmelitano,dal 1983 divide la sua vita fra contemplazione ed evangelizzazione,soprattutto in mezzo ai giovani. Nel 1984 è fra i fondatori della scuola “Jeunesse-Lumière”,a fianco del padre Daniel-Ange.Nel 1997 fonda insieme a fratel Marie-Van il Carmelo della Vergine Missionaria.Comunità contemplativa,mariana e missionaria,questo nuovo boccio vive della spiritualità di Teresa di Lisieux e di Marcel Van in terra carmelitana.
Questo libro narra la vicenda di un uomo, Enzo Bertani, che ha incontrato il Frate del Gargano e ne ha riconosciuto da subito la santità tanto da abbandonare una carriera di soddisfazione per affidarsi completamente alle sue indicazioni. Bertani è oggi un testimone vivente della grandezza di san Pio. Quelli che racconta sono fatti,gli stessi su cui gli storici fondano le proprie argomentazioni,in questo caso appare evidente come il Divino,attraverso i suoi santi,li muova e costruisca orizzonti di senso nei quali ci si può riconoscere. Dalla vicenda umana di Enzo Bertani e della sua famiglia emerge un ritratto non convenzionale di San Pio da Pietrelcina che risalta la forza del valore dell'obbedienza.
AUTRICE Lina Callegari,laureata in filosofia e dottore di ricerca in antropologia filosofica con una tesi a titolo “Newman e l’universo romantico: il ruolo dell’immaginazione nella costruzione della certezza di fede”,vive a Fidenza (Pr) dove insegna storia e filosofia negli istituti superiori.Ha pubblicato Newman la fede e le sue ragioni (Paoline,2001) e curato la traduzione dall’inglese del saggio di Michael Paul Gallagher “Dive Deeper.The human poetry of faith” proposto con il titolo La poesia umana della fede(Paoline,2004).Attualmente è impegnata nella stesura di una biografia sul cardinale John Henry Newman.
Santo fra i più amati, Filippo Neri (1515 1595) è uno dei grandi riformatori della Chiesa. Di origine fiorentina, esercitò per sessant’anni il suo apostolato a Roma, raccogliendo intorno a sé piccoli gruppi di amici per letture, conversazioni spirituali e incontri di preghiera. Ebbe così origine l’Oratorio, uno strumento libero e flessibile di annuncio, mirante all’incontro personale con Cristo. Col trascorrere degli anni l’Oratorio coinvolse migliaia di persone: gente comune, uomini di curia, studiosi e artisti. A tutti san Filippo proponeva una lieta santificazione della vita quotidiana con il ricorso alla musica e alle arti figurative.
AUTORE
Francesco Danieli, originario di Galàtone (Le), è nato nel 1981. È sacerdote della Diocesi di Nardò Gallipoli. È diplomato in Archeologia Cristiana e ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Storia della Chiesa. È vicedirettore della rivista Spicilegia Sallentina. Ha pubblicato numerosi contributi a carattere storico, artistico e teologico per opere miscellanee e riviste.
I Fioretti di San Francesco sono il libro che meglio esprime il messaggio del Santo d'Assisi. Contengono episodi celeberrimi, ormai sedimentati nella memoria dei secoli: la “perfetta letizia”, il lupo di Gubbio…I Fioretti sono l’espressione del desiderio di un vangelo vissuto e annunziato con radicalità.